MACCHINE OLEODINAMICHE. Le pompe Le pompe sono macchine oleodinamiche operatrici che forniscono energia a un liquido, oli minerali dotati di proprietà anticorrosive e lubrificanti. Le caratteristiche di una pompa sono la portata Q, che è la quantità di liquido spostata nell’ unità di tempo e la prevalenza H, che è l’ altezza alla quale una pompa è in grado di sollevare una “colonna” di acqua.
Tipi di pompe. Le pompe centrifughe vengono impiegate per sollevare un liquido a una quota maggiore di quella iniziale.
Le pompe volumetriche possono essere: a ingranaggi, a palette o a stantuffi.
La pompa a ingranaggi è costituita da un involucro a tenuta stagna contenente due ruote dentate i cui ingranaggi, ruotando, provocano il movimento del liquido della zona di aspirazione alla zona di mandata. Questa pompa consente di generare pressioni fino a 200 bar.
La pompa a palette è costituita da una ruota con palette che gira all’ interno di una camera circolare: durante la rotazione il liquido viene imprigionato tra due palette e , dopo la rotazione, è costretto a uscire in pressione dalla mandata. Questa pompa consente di generare pressioni fino a 175 bar.
La pompa a stantuffi assiale è costituita da pistoni disposti assialmente in un cilindro il cui stelo è azionato da un disco che ruota attorno a un asse a inclinazione variabile che consente di modificare la portata. Questa pompa consente di generare pressioni fino a 400 bar.
Motori oleodinamici. I motori oleodinamici a seconda del principio di funzionamento possono essere: motori volumetrici o motori a turbine (dette più propriamente turbine idrauliche).
Motori volumetrici. Se le pompe volumetriche vengono utilizzate per trasformare in potenza meccanica la pressione del fluido (olio) non sono più macchine operatrici ma diventano macchine motrici. Si hanno così i motori oleodinamici volumetrici.
Turbine idrauliche. Le turbine idrauliche oggi in uso sono di tre tipi: Pelton, Francis e Kaplan.
La turbina Pelton è impiegata per portate ridotte con elevate velocità e pressione del fluido.
La turbina Francis trova conveniente impiego per lo sfruttamento di portate da 5-6 m3/s fino a 100-150 m3/s e con prevalenze da 30-40 m fino a 200-250m.
La turbina Kaplan è impiegata quando le portate sono molto grandi e le prevalenze sono molto piccole.
Il funzionamento di un impianto oleodinamico. Elementi costituenti un impianto oleodinamico:
• serbatoio del fluido, è il recipiente che contiene il liquido;
• filtro, ha la funzione di trattenere impurità che potrebbero intasare o danneggiare l’ impianto;
• pompa oleodinamica, dispositivo che aspira il fluido a una data pressione in lavoro;
• elemento motore, è l’ elemento che trasforma l’ energia di pressione in lavoro;
• elementi ausiliare, generalmente sono valvole che hanno lo scopo di gestire, controllare il funzionamento o ottimizzare il rendimento dell’ impianto.
Il corretto funzionamento di ogni macchina dipende dal suo corredo di ausiliari che ne consentono la messa in funzione, la regolazione, il controllo. Tra questi elementi hanno particolare importanza le valvole, che regolano la distribuzione del fluido, l’ erogazione della potenza e la sicurezza del funzionamento.
Le più importanti sono: valvola di distribuzione, valvola di non ritorno, valvola di regolazione a pressione, valvola di regolazione della portata e della velocità e valvola di scarico rapido.
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