Mafia: tutto quello che c’è da sapere
La mafia non è un bell’argomento di cui parlare, tuttavia per tanti anni è stato al centro dei dibattici politici e sociali e, anche se non l’abbiamo vissuta in prima persona, è una piaga di cui si deve parlare e si deve essere informati. Sono stati tanti i morti causati da quest’organizzazione, nomi che non dobbiamo dimenticare e che, al contrario, dobbiamo sempre ricordare e considerare per sempre degli eroi. E’ vero, sono morti, proprio per questo il loro valore è maggiore e bisogna continuare a parlarne. Iniziamo questo studio approfondito partendo dalle origini.
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Mafia: le origini
La Mafia ha una storia antica e delle radici lontane; nasce in Sicilia nei primi decenni dell’Ottocento in una regione in cui c’era tanta povertà, soprattutto nelle campagne, e le istituzioni erano pressoché assenti. I grandi proprietari terrieri che non vivevano in quelle terre, affidavano un compito ben preciso ai gavellotti, ovvero quello di controllare le loro terre. Dopo l’Unità d’Italia, i proprietari per paura di perdere le proprie proprietà, ricorrevano a degli intermediari che erano sempre più potenti e prepotenti; minacciavano i contadini imponendo loro il pagamento di una tangente, il pizzo, per evitare la distruzione dei raccolti e l’uccisione del bestiame. I mafiosi iniziavano così il loro pieno controllo di tutte le campagne, per poi passare alle zone urbane e finendo col riuscire, piano piano, ad entrare anche nella vita politica. Negli anni Sessanta la mafia era riuscita ad entrare anche in un altro settore, quello industriale e poi, negli anni Ottanta, in quello finanziario.
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Mafia: la storia
La giustizia non è stata con le mani in mano ad assistere al potere che, piano piano e in diversi settori, la mafia stava conquistando. Il primo ad intraprendere una campagna repressiva contro la mafia fu Mussolini che, tornato da un viaggio in Sicilia, prese coscienza della necessità impellente di intervenire. Con la caduta di Mussolini, il fenomeno della mafia tornò alla ribalta e gli uomini d’onore passarono dalle carceri alle cariche pubbliche. Nel 1962 fu istituita la prima commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia in Sicilia che, però, non diede i risultati sperati; nel 1982 nacque l‘Alto commissariato per la lotta alla mafia, un anno dopo, la nuova commissione parlamentare antimafia, e nel 1986 si tenne il primo maxiprocesso istruito da Giovanni Falcone.
Mafia: gli attentati
Sono due gli attentati che maggiormente hanno colpito l’opinione pubblica e sono stati quelli ai danni dei giudici Falcone e Borsellino coloro che si sono schierati in prima fila per combattere la mafia, per eliminarla completamente dalle fondamenta:
- strage di Capaci: Giovanni Falcone fu ucciso il 23 maggio 1992 a Capaci mentre rientrava da Roma, rimasero vittime dell’incidente la compagna e due auto della scorta, la terza si salvò,
- strage di via d’Amelio: Paolo Borsellino fu ucciso il 19 luglio del 1992. Sapeva di essere un condannato a morte, sapeva che sarebbe arrivato anche per lui il momento e, insieme a lui purtroppo, anche per la sua scorta.
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