Magnanimità di Alessandro - Studentville

Magnanimità di Alessandro

Magnis itineribus pervenit ad

flumen Hydaspen, qui in indum influit. Porus, Indorum rex, conatus est eum repellere, at victus est. Cum Alexander eum catenis

vinctum vidit: <> Porus, minime perterritus, ita respondisse fertur:

<>.

Cum iussus esset dicere quid vellet sibi fieri: <>. Ita loquendo plus sibi profuit, quam si

precatus esset. Alexander enim, illius animi magnitudinem admiratus, magnos honoris ei tributi. Etenim Indorum rex in

captivitatem ductus non est. Praeterea situs est in suo regno manere dignitatemque suam conservare.

Versione tradotta

A marce forzate (8-9 ore) giunse al fiume Idaspe, che sfocia nell’Indo. Poro, re degli Indiani, tentò di

respingerlo, ma fu vinto. Quando Alessandro lo vide vinto in catene: <>. Poro, per niente spaventato, così si tramanda che abbia risposto: <>. Essendosi a lui comandato di dire ciò che volesse che gli fosse fatto:

<>. Così parlando giovò di più a lui, che se (lo) avesse pregato. Alessandro infatti,

avendo ammirato la magnanimità del suo animo, gli concesse grandi onori. E infatti il re degli Indiani non fu condotto in

schiavitù. Inoltre gli fu permesso di rimanere bel suo regno e di conservare la sua dignità.

  • Letteratura Latina
  • Versioni di Catone
  • Curzio Rufo

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