MANILIO E GLI ASTRONOMICA. Manilio è forse il poeta più complesso della letteratura latina. Egli propone una lettura nuova della realtà, con un linguaggio arduo e spesso inedto. Egli scrive 5 libri di Astronomica in esametri:
- Il primo libro descrive la volta celeste
- Il secondo esamina i segni zodacali
- Il terzo parla della tecnica degli oroscopi
- l quarto e quinto esamnano le influenze zodiacali sulla vita e il destino degli uomini
Al centro del mondo spirituale di Manilio sta il legame che unisce il cosmo nelle sue parti e che unisce l’uomo alla mente divina. Mente umana e mente divina hanno la stessa origine e sono l’espressione di un tutto organico: l’anima mundi, l’anima cosmica che ritrova se stessa. L’uomo chhe proviene dalle stelle ritorna ad esse, l’uomo è al centro del cosmo e si slancia verso il logos, così come il logos è dentro di lui. L’incontro dell’Uno-Tutto si traduce in un’esaltante vittoria. L’uomo è visto come un microcosmo: l’Essere si risolve nel cosmo e il reale coincide con il grande corpo vivente, le cui ntime parti sono animate da una stessa linfa vitale. L’uomo,che reca in sé il Tutto, si slancia verso di esso con esaltazione mistica. Nel cosmo tutto è utile all’armonia totale e niente può avvenire senza significato. Gli astri sono entità divine, si muovono lungo la loro orbita e con il loro moto regolano le vicende umane. Agli uomini non rimane che assoggettarsi alla legeg che li lega al tutto.
MANILIO E LUCREZIO. Il modello di Manilio è quello ellenistico di Arato, da cui però si distacca nella struttura e nell’immissione della tematica filosofica. Manilio ha anche come modello Lucrezio, di cui riprende la struttura del poema didascalico con proemi, epiloghi e digressioni. Il suo intento però non era quello di contraltare il De rerum natura lucreziano: i tempi sono cambiati e Manilio è il poeta della cosmologia stoica.
MANILIO: IL FATALISMO ASTRALE. Il Tutto, l’organismo tenuto insieme dalla simpata cosmica, non è regolato dal caso: ogni cosa che accade deve accadere perché è bene che accada. La necessità, il fato, diventano in Manilio il palpito delle cose, il loro stesso essere. L’armonia cosmica ha però un tragico risvolto: se ogni essere vivente è collegato al Tutto, ogni atto umano è privo di libertà e di ogni responsabilità morale. Il fato negli Astronomica si crstallizza: lo sguardo è rivolto alle glorie del passato, mentre al futuro si guarda con un atteggiamento rinunciatario e con la sfiducia nei confronti delle masse.
MANILIO: VISIONE DEL MONDO E STILE. Manilio ha una visione del mondo elitaria: il numero dei sapientes è ristretto ed essi, rinchiusi nella loro torre d’avorio, contemplano la volta stellata per partecipare alla vita divina del Cosmo. I rapporti sociali vengono fissati in una società a piramide che sembra riflettere l’ordine gerarchico delle stelle nel cielo, diverse per grandezza e splendore. Nonostante questa visione aristocratica Manilio legge con realismo singolare la realtà, descrivendo la vita dei commercianti, salinatori, pescatori, venditori ambulanti. Lo stile è compendiario: ritroviamo gli ultimi apporti di un alessandrinismo raffinato che si incontra con le nuove tendenze della retorica.
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