Il Canone di Policleto (dal greco antico: Κάνον, “regola“) è un trattato racchiude le norme circa le proporzioni con cui riprodurre l’anatomia umana nel marmo. Il testo, andato perduto, venne stilato dallo sculture Policleto nel V Secolo a.C. e rappresenta una pietra miliare nella storia, segnando il passaggio dell’arte greca nel suo periodo di massima espressione armonica, intesa successivamente con il termine di “arte classica“. Nel Canone di Policleto si trovano le prime speculazioni circa i concetti di bellezza ed equilibrio la sua influenza si estende ben oltre la scultura, segnando le sperimentazioni sul modulo architettonico.
Le norme espresse nel trattato vennero ricavate da Policleto mediante una serie di studi e misurazioni che condusse sugli individui, finalizzate alla ricerca delle giuste proporzioni con cui realizzare la sua opera più celebre: il Doriforo. Estrapolò, così, la serie di rapporti numerici che diventarranno lo standard per la raffigurazione delle figure maschili nude e in posizione eretta, trasmettendole all’interno del trattato che diventà una guida indispensabile per gli scultori e i bronzisti dei secoli a venire.
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