Marcia su Roma: data, riassunto
Il 24 ottobre 1922, circa 40 000 fascisti si radunarono a Napoli, giungendo da ogni parte d’Italia, essi chiedevano fortemente la guida politica del Regno d’Italia: era l’inizio per la marcia su Roma. Il re Vittorio Emanuele III propose a Mussolini un possibile esecutivo formato insieme ad Antonio Salandra, ma il duce, nonostante i fascisti fossero già entusiasti per quel successo politico inaspettato, li freddò: “Non ho fatto quello che ho fatto per provocare la resurrezione di Salandra”. Il capo del governo Luigi Facta, dichiarò lo stato di assedio, condizione che prevedeva l’utilizzo delle truppe del re per arginare i nemici, ma il re si rifiutò di firmare il decreto e il 30 ottobre incaricò Mussolini di costituire il nuovo governo. La formazione fu chiamata ministero nazionale e Benito Mussolini, oltre alla presidenza del Consiglio, assunse anche personalmente gli Interni e l’interim agli Esteri, secondo la legge in vigore dell’epoca, ovvero lo Statuto Albertino.
Marcia su Roma: elenco partecipanti
Tra i 40.000 fascisti che aderirono alla marcia su Roma, allo scopo di ottenere la guida politica del Regno d’Italia, sottraendola al sovrano, ci furono molti personaggi illustri, tra questi:
- Giacomo Acerbo
- Giuseppe Bottai
- Giuseppe Mastromattei
- Piero Brandimarte
- Ather Capelli
- Ines Donati
- Roberto Farinacci
- Cesare Forni
- Igino Ghisellini
- Francesco Giunta
- Giovanni Giuriati
- Ulisse Igliori
- Alessandro Lessona
- Serafino Mazzolini
- Ettore Muti
- Aurelio Padovani
- Alessandro Pavolini
- Cesare Rossi
- Carlo Scorza
- Marcello Serrazanetti
- Bruno Spampanato
- Achille Starace
- Carlo Tiengo
- Harukichi Shimoi
- Attilio Teruzzi
Quadrumviri
- Italo Balbo
- Michele Bianchi
- Emilio De Bono
- Cesare Maria De Vecchi
Questi ultimi furono nominati da Mussolini per condurre la marcia nei vari quartieri della città. Benito Mussolini partito da Milano e giunto a Roma il 30 ottobre 1922, prima di ordinare la smobilitazione e la consegna delle armi, sfilò il 31 ottobre in testa alle squadre armate fasciste assieme ai quattro comandanti delle colonne che hanno “marciato su Roma”, chiamati appunto “Quadrumviri”. Il corteo, di circa 50.000 uomini, si recò all’Altare della Patria e al Quirinale a omaggiare il Re, Vittorio Emanuele III di Savoia.
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