Marte - Studentville

Marte

Apud Romanos praecipuus honos deo Marti tribuebatur; appellabatur enim «populi Romani parens», quia Romulus et Remus, Urbis conditores, eius filii erant. Antiquitus Mars etiam agriculturae deus putabatur: ex eius nomine enim primus veris mensis etiam nunc Martius appellatur. Sed a Romanis Mars ut belli deus praesertim colebatur et Gradïvus cognominabatur, quia in pugnam cum Romanis militibus incedebat et magnas clades eorum hostibus inferebat. Ante proelium Romanorum duces Martem invocabant, post victoriam partem praedae Marti praebebant. Locus in sinistra Tiberis ripa, ubi iuvenes Romani armis se exercebant, Campus Martius appellabatur. Deo Marti imperator Augustus splendidum templum in foro dicavit.

Versione tradotta

Presso i Romani, un onore particolare era attribuito al dio Marte; infatti era chiamato «padre del popolo romano», poiché Romolo e Remo, fondatori della città, erano suoi figli. Anticamente Marte era considerato anche dio dell'agricoltura: dal suo nome infatti ancora oggi il primo mese di primavera è chiamato Marzo. Ma dai Romani Marte era venerato principalmente come dio della guerra ed era soprannominato Gradivo, poiché marciava in battaglia con i soldati romani e infliggeva grandi sconfitte ai loro nemici. Prima di una battaglia, i comandanti dei Romani invocavano Marte, dopo una vittoria offrivano a Marte parte del bottino. Il luogo sulla riva sinistra del Tevere, dove i giovani Romani si esercitavano con le armi, era chiamato Campo Marzio. Al dio Marte l'imperatore Augusto consacrò uno splendido tempio nel foro.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua A
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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