Mastro don Gesualdo - Studentville

Mastro don Gesualdo

Analisi critica del romanzo Mastro don Gesualdo di Giovanni Verga.

AMBIENTAZIONE

La vicenda è ambientata a Vizzini, centro agricolo non molto distante da Catania. Vizzini è un grande e animato borgo campagnolo dove convivono persone di ogni genere. Non vi sono riferimenti a fatti storici o date specifiche, vi sono accenni in alcuni punti al 1820-21 e al 1837; si presume che lo svolgimento si collochi tra il 1820 e il 180-45.

PERSONAGGI PRINCIPALI

MASTRO DON GESUALDO: protagonista

Uomo forte e robusto dall'aspetto forse calmo e pacifico ma che nasconde in realtà il prototipo di self-made-man testardo e sicuro. Si è costruito la fortuna con le sue mani, ha guadagnato (a volte in modo disonesto) ed ora si trova attaccato alla "roba" e ai suoi campi fino al punto di diventare cattivo nei confronti di chi ostacola la sua ascesa. Non si preoccupa troppo della moglie e della figlia perchè è troppo preso dai suoi affari; riesce a fare studiare la figlia nelle scuole perchè la gente parli bene di Isabella, educata e ricca. Il suo attaccamento alla roba sarà la sua rovina fisica e psicologica, la paura dello sperpero lo spaventa fino al punto di morire accorgendosi forse, che in realtà non era mai stato felice veramente.

LA FAMIGLIA TRAO:

Don Diego e Don Ferdinando sono i tipici nobili del paese attaccati a certi valori e a certe tradizioni ormai passate che vedono nella nobiltà e nelle proprie ricchezze le ragioni principali di vita, per questo si sentono persi quando brucia il loro palazzo con i loro averi. Evidenziando questo loro modo di pensare anche quando non si dimostrano d'accordo con Bianca quando decide di sposarsi e di andarsene da casa. Bianca invece è la classica vittima delle situazioni negative. Debole, infelice e ammalata per tutta la vita sposa un uomo che ama solo la sua posizione nobile, che non è nemmeno il padre di sua figlia. E' dolce, sensibile, tranquilla, buona, calma, sincera; la classica ragazza brava e religiosa che tutti odiano e amano allo stesso tempo e così rimarrà fino alla morte.

DON NINI' E LA BARONESSA RUBIERA:

Sono i classici parenti ricchi di Trao, che si prestano a concedere favori soltanto in situazioni veramente tragiche. La baronessa è una donna arrivista, ricca, ambiziosa e molto attaccata alla roba, quasi come Gesualdo. Rimane senza parola e paralizzata solo quando viene a sapere della relazione del figlio con l'attrice perchè si sente ferita nella sua nobiltà di famiglia.
Don Ninì è il tipico scavezzacollo di paese a cui piace divertirsi senza pensare troppo ai problemi della vita anche se sembra cambiare quando si innamora di Bianca. Dopo l'amore improvviso per l'attrice (alla quale dà anche un figlio) si trova di fronte a molte difficoltà (la madre è paralizzata per causa sua) e quindi si trova di fronte a un matrimonio quasi obbligato che lo costringe a mettere la testa a posto, anche se forse in fondo in fondo rimane sempre lo stesso.

FAMIGLIA MARGARONE:

E' formata da mamma, papà Margarone, donna Giovannina, Donna Mita, Donna Bellania, Donna Fifi e dal piccolo Nicolino. Una famiglia che riveste un gradino importante all'interno dei pettegolezzi di Vizzini, soprattutto per quanto riguarda donna Fifì e mamma Margarone. Sono due donne vanitose, orgogliose, permalose e si considerano superiori alle altre per ricchezza e aspetto fisico di cui amano andare molto fiere. Purtroppo sono cotrette a diventare meno superbe quando Fifì viene lasciata da Don Ninì e di fronte alla bontà e alla generosità della semplice e povera Bianca che si contende con Fifì e il Baronello.

L'ARCIPRETE BUGNO, IL MARCHESE LIMOLI, CANALI, CAV. PEPERITO, NOTAIO NERI:

Sono personaggi importanti all'interno della vita del paese; sempre presenti in ogni situazione e attenti a ogni avvenimento. L'arciprete e il marchese sempre pronti a consigliare Bianca in come comportarsi col marito e il suo denaro. Canali, Peperito, Neri, sono pronti a interessarsi a ogni tipo di affare pur di guadagnare denaro, quasi per emulare Gesualdo che invidiano per la sua ascesa dal nulla.

ISABELLA (FIGLIA DI BIANCA E GESUALDO), LA SUA AMICA MARINA DI LEYRA E IL MARITO DI ISABELLA:

Isabella non ha un buon rapporto con il padre che la considera e la tratta come una perla rara, perchè è erede del patrimonio e quindi è considerata un buon partito. La ragazza è un po' vanitosa ma in fondo buona e forse un po' ingenua a causa del padre. La madre le vuole molto bene anche se non la capisce, solo la zia riesce a tirala un po' su di morale. Cerca nel marito, il fratello della sua amica Marina, un motivo di felicità e di distacco dal padre che però disprezza la figlia perchè il genero sperpera tutto il denaro ereditato in feste ricche e sfarzose.

DON LUCA IL SAGRESTANO:

E' sempre pronto ad aiutare Gesualdo nei suoi affari e a consigliarlo in tutte le situazioni, cercando di essere più vicino alla famiglia per quanto gli è possibile.

NANNI L'ORBO, COMPARE COSIMO, PELAGATTI, DIODATA, BRASI, CAMAURO, GIACOLONE (DIPENDENTE DI GESUALDO):

Sono sempre pronti ad aiutare il padrone in ogni situazione lavorando duramente senza sosta. Diodata che è l'unica che riesce a dare veramente un momento di vera felicità al padrone del quale è innamorata, dal quale non è però corrisposta; semplice e buona sposerà Nanni l'orbo, lavoratore buono e onesto come lei, e riuscirà a renderla felice. Compare Cosimo, Pelagatti, Brasi, Camauro e Giacolone sono le persone più affezionate a Gesualdo, forse perchè sono le uniche che riescono veramente a capirlo.

LA FAMIGLIA DI GESUALDO:

E' formata da Mastro Nunzio (il padre), il fratello Santo, la sorella Speranza, il cognato Burgio e il loro figlio. Il padre, che contesta il modo di condurre gli affari del figlio, che considera uno spendaccione perchè sperpera gli averi di famiglia che in realtà sono solo i guadagni faticosi di Gesualdo. La sorella e il marito, che sono invidiosi della ricchezza accumulata da Gesualdo, con il quale sono solidali poche volte, e Santo nolta che passa le sue giornate all'osteria.

IL SIG. CAPITANO, L'AVVOCATO FISCALE, DON LICCIO PAPA, DON FILIPPO, BARONE ZACCO:

Persone importanti del paese con il quale Gesualdo si contende l'appalto di edifici e l'acquisto di alcune terre fruttuose e importanti. Il barone Zacco e don Liccio Papa che con il loro potere a Vizzini cercano di ostacolare Gesualdo con ogni mezzo, che sono sempre al centro dell'attenzione per quanto riguarda feste, manifestazioni e occasioni importanti. Avari attaccati alla roba cercano sempre di far colpo sulle persone con la loro personalità e modo di agire e comportarsi.

BARONE NENDOLA, IL CANONICO LUPI:

Personaggi influenti che cercano di aiutare Gesualdo nel guadagnare denaro e consigliarlo a proposito del matrimonio che gli potrà essere utile.

PERSONAGGI SECONDARI: Aglea l'attrice, Grazia, Rosaria, Pirtuso, Alessi, Corrado, la zia Sganci, zia Macrì, Donna Sarina Cirmena, Donna Giuseppina Alosi, Donna Agrippina, Donna Mariannina, la sig.ra Capitana, zia Filomena.

AVVENIMENTI ESTERNI

Accenni alle vicende politiche: la rivolta palermitana e la Costituzione di Francesco Duca di Calabria nel 1812 nell'Italia Meridionale.

RIASSUNTO

Nella notte di San Giovanni brucia il palazzo della famiglia Trao, una delle più importanti e influenti del paese a causa della loro nobiltà e durante la notte viene scoperta donna Bianca insieme a don Ninì Rubiera. Il giorno dopo don Ferdinando si reca dalla baronessa Rubiera per raccontarle il fatto; ella però non vuole vedere il figlio sposato con una ragazza povera, così la convince a maritarsi con Gesualdo Motta soprattutto per interessi economici. Intanto Don Ninì rifuta di sposare Fifì e dopo il breve amore con Aglea si trova costretto a un matrimonio di convenienza con Donna Giuseppina Alosi.

Isabella orami cresciuta se ne torna a Vizzini dopo aver studiato a Palermo; si innamora di Corrado Lagurna, con il quale si trova a suo agio, nipote della zia Cirmana. Poche settimane dopo muore il padre di Gesualdo insieme ad altri cari amici a cusa del colera, così Santo e Speranza pretendono la divisione delle terre perchè sono convinti che appartengano al padre; ciò segna l'inizio della "decadenza di Gesualdo". Ad aggravare la situazione subentra Isabella che ama corrado contro il volere del padre, così quando viene rimandata a Palermo, scappa per tornare dall'amato. Gesualdo la convince a sposare il duca di Leyra che non la amerà mai ma dissiperà tutta la dote della figlia in ricevimenti. Isabella si sente sola senza Corrado. Bianca muore di Tisi e Gesualdo rimane solo con Diodata dalla quale ha due figli che non riconoscerà mai.

La rivoluzione giunge anche a Vizzini, dove i contadini pretendono le loro terre e Gesualdoi si rifugia da Limoli dove si ammala. Tornato a casa non trova nemmeno Diodata che lo ha abbandonato; Gesualdo muore in solitudine nel suo palazzo a causa della malattia provocata dai dolori di famiglia, la figlia e gli eredi che vogliono dividersi la sua eredità e dal suo troppo attaccamento alla roba dalla quale si accorge di avere avuto soltanto dispiaceri…

COSTRUZIONE DEI PERSONAGGI

I protagonisti del Verga sono dei "vinti" dalla vita che non trovano soluzioni ai problemi e sono costretti a subire; vengono descritti e presentati così come sono attraverso al Verismo.

  • 800
  • Giovanni Verga
  • Letteratura Italiana - 800

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