Frida Kahlo è stata tra le personalità più interessanti della pittura contemporanea di origine latino americana. In molti infatti sono stati catturati dal fascino dell’arte della personalità di questa donna passionale e coraggiosa, primo tra tutti André Breton, che organizza la prima mostra di Frida a New York (1938), poi Picasso, Trotskij, e moltissimi altri intellettuali ed artisti contemporanei. Sicuramente la sofferenza fisica e la rappresentazione ossessiva di se stessa sono elementi che si impongono prepotentemente, guardando anche solo di sfuggita le sue opere: oggi analizziamo lo stile dei suoi autoritratti, concentrandoci in particolare su “Autoritratto con scimmia”.
FRIDA KAHLO, DIPINTI E AUTORITRATTI: DESCRIZIONE
Nei quadri di Frida Kahlo la sensualità delle piante, che sembrano quasi corpi viventi, e la stilizzazione degli animali, che ricordano le divinità delle culture precolombiane, raccordano, poi, la sua pittura alle radici più profonde della cultura messicana. È vero, infatti, che Frida era entrata in contatto con ambienti internazionali ed era stata più volte in America, ma si portava dentro un mondo di valori profondamente legati alla sua terra. Basti pensare che, invece, di indossare abiti occidentali continuava a sfoggiare i coloratissimi costumi messicani delle donne di Tijuana e ad ornarsi con gioielli precolombiani.
Il rapporto tra la pittura di Frida e la cultura messicana è, comunque, molto complesso in quanto in esso confluiscono, oltre ad elementi legati alle antiche civiltà precolombiane, altri più strettamente connessi al suo tempo ed al suo impegno politico e culturale. Dopo le seconde nozze con Diego Rivera, la vita di Frida divenne più tranquilla. La interessavano soprattutto le cose semplici; nei primi anni quaranta, la pittrice eseguì diversi autoritratti in cui era affiancata da animali, che lei stessa teneva in casa e che nei suoi quadri hanno valore simbolico, o sembrano farle compagnia nella sua solitudine.
FRIDA KAHLO, AUTORITRATTO CON SCIMMIA: ANALISI
“Autoritratto con Scimmia” è uno dei numerosi autoritratti creati da Frida Kahlo. Questo dipinto fu completato nel 1938, un periodo particolarmente significativo nella vita di Kahlo. Era un’epoca in cui stava ricevendo riconoscimenti internazionali e iniziando a sviluppare un forte legame con il movimento surrealista, anche se lei stessa non si considerava parte di esso.
Nel dipinto, la scimmia è legata ai capelli di Frida da un nastro rosso. Nella mitologia messicana la scimmia è il protettore delle danze, ma al tempo stesso un simbolo di concupiscenza. In questa raffigurazione però l’animale è solo un essere vivente, tenero e dotato di un’anima che abbraccia la pittrice con fare protettivo. Frida dipingendosi a fianco dei suoi animali domestici, sembra una bambina che cerca protezione nell’orsacchiotto o nella bambola.
Lo sfondo è composto da foglie verdi e vegetazione lussureggiante, creando un’atmosfera tropicale e vibrante. Il volto di Kahlo è serio, con uno sguardo penetrante e diretto verso l’osservatore. I suoi capelli sono acconciati in uno stile tradizionale messicano, e indossa abiti che richiamano le sue radici culturali.
Simbolismo e significato
- La scimmia: la scimmia è un elemento ricorrente nei lavori di Kahlo. Spesso rappresenta un simbolo di protezione e affetto, ma in questo contesto può anche essere interpretata come un riferimento alla fertilità e alla sensualità. Inoltre, la scimmia può rappresentare la natura selvaggia e indomita dell’anima di Kahlo.
- Lo sfondo naturale: le piante tropicali e le foglie verdi nello sfondo possono simboleggiare la crescita, la vita e la connessione di Kahlo con la natura. Questo ambiente naturale contrasta con il volto umano e la figura della scimmia, creando una tensione tra cultura e natura, domesticità e selvatichezza.
- L’autoritratto: come in molti dei suoi autoritratti, Kahlo esplora la propria identità e le sue emozioni interiori. Il suo sguardo diretto e l’espressione intensa suggeriscono un’introspezione profonda e una consapevolezza del proprio essere.
Tecnica e stile
Frida Kahlo utilizza uno stile distintivo che combina elementi del realismo con tocchi surreali. La precisione nei dettagli del volto e della vegetazione dimostra la sua abilità tecnica, mentre la composizione e l’uso dei simboli rivelano la sua capacità di esprimere complessi temi emotivi e psicologici. La tavolozza di colori è vivace ma equilibrata, con l’uso di toni verdi e marroni che dominano la scena, contrapposti ai toni più caldi del volto di Kahlo.
La pittrice raffigurava la flora e la fauna messicane, cactus, piante tropicali, rocce laviche, cervi, scimmie, cani; Diego Rivera vedeva impersonato in Frida tutto lo splendore della nazione, sia per il suo aspetto esteriore, sia per la sua opera.
“Autoritratto con Scimmia” è un’opera che continua a risuonare con il pubblico per la sua sincerità emotiva e la sua profondità simbolica. Riflette le lotte personali di Kahlo, la sua sofferenza fisica e psicologica, e il suo legame profondo con il Messico e le sue tradizioni. Questo dipinto, come molti altri suoi lavori, ha contribuito a solidificare la reputazione di Frida Kahlo non solo come un’artista di talento, ma come una figura iconica della resilienza e dell’espressione individuale.
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