Frida Kahlo: scheda biografica
Nome: Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón
- Attività: pittrice
- Nascita: 6 luglio 1907, Delegazione Coyoacán, Messico
- Morte: 13 luglio 1954, Delegazione Coyoacán, Messico
- Correnti Artistiche: Surrealismo, Arte moderna, Realismo magico
- Marito di Frida Kahlo: Coniuge: Diego Rivera
Chi è Frida Kahlo: biografia breve
Frida Kahlo è stata un’artista simbolo dell’avanguardia e dell’esuberanza artistica della cultura messicana del Novecento. Nacque nel 1907 a Cayoacàn, un piccolo villaggio di Città del Messico. Qui era la casa della sua famiglia, in cui trascorrerà gran parte della sua vita e dove morirà, nel 1954 a 47 anni. La “Casa Blu” è oggi diventata un museo a lei dedicato. All’età di diciotto anni andò a lezioni di disegno per qualche tempo da un amico del padre, un grafico che la introdusse alle tecniche dell’incisione.
L’arte non era la strada che la famiglia aveva scelto per lei: Frida voleva diventare medico e iniziò a frequentare i corsi preparatori che davano accesso all’università. Da giovane, mentre si trovava sull’autobus che la conduceva in città ai corsi, rimase vittima di un gravissimo incidente; tre passeggeri persero la vita e Frida scampò per un soffio alla morte, riportando tre fratture al bacino, undici alla gamba destra e una profonda ferita, provocata da un corrimano di metallo che le aveva perforato il fianco sinistro.
L’incidente, con le sue conseguenze, vanificò i progetti universitari di Frida che nel corso della sua lunga convalescenza decise di diventare pittrice. I suoi primi lavori mostrano i segni di una emotività altalenante, ma evidenziano la sensibilità di una giovane donna che si risveglia dalla vita.
L’avvenimento di gran lunga più importante durante il periodo scolastico di Frida Kahlo fu la possibilità di osservare il lavoro dell’artista Diego Rivera, che diventerà successivamente suo marito. Dopo aver mostrato i suoi lavori all’artista, i commenti di Rivera che ne seguirono incoraggiarono Frida a continuare a dipingere. Nacque tra i due l’amore, tanto che Rivera successivamente le chiese la mano. Poco dopo il suo matrimonio con Rivera, Frida accompagnò il marito negli Stati Uniti, tuffandosi con entusiasmo nella vita culturale delle moderne metropoli americane.
Lontana dal suo paese, si concentrò sulla propria identità nazionale, osservando quel mondo e comparandolo con quello da cui proveniva. Iniziò a dipingere autoritratti di piccolo formato in cui sembra voler scavare sempre più a fondo nella propria interiorità. Continuerà per tutta la vita a ritrarre sé stessa, tanto che circa la metà della sua produzione è costituita da autoritratti. Attraverso i diversi attributi che di volta in volta assegna alla propria immagine trattandola come un’icona sacra, conferirà alle sue auto rappresentazioni significati sempre nuovi.
Frida Kahlo: le opere più importanti
Ecco alcune delle opere di Frida Kahlo con una breve spiegazione di ciascuna:
1. “Le due Frida” (Las dos Fridas) – 1939
Quest’opera è uno dei quadri più famosi di Kahlo e raffigura due versioni di se stessa sedute fianco a fianco. Una Frida indossa un abito tradizionale europeo, mentre l’altra un abito tradizionale messicano. Le due figure sono collegate da una vena che scorre tra i loro cuori, simbolo del legame e della dualità che l’artista sentiva tra la sua identità europea e quella messicana, nonché il suo stato emotivo dopo il divorzio da Diego Rivera.
2. “Autoritratto con collana di spine e colibrì” (Self-Portrait with Thorn Necklace and Hummingbird) – 1940
Questo autoritratto mostra Kahlo con una collana di spine che le trafigge la pelle, simboleggiando il dolore e la sofferenza che ha vissuto nella sua vita. Il colibrì appeso alla collana può rappresentare speranza e resurrezione, mentre i due animali dietro di lei (un gatto nero e una scimmia) sono simboli di sfortuna e protezione, rispettivamente.
3. “La colonna rotta” – 1944
In questa dolorosa rappresentazione, Kahlo si ritrae con una colonna ionica spezzata al posto della sua spina dorsale, simbolo delle numerose operazioni chirurgiche che ha subito e della sua continua sofferenza fisica. Il suo corpo è coperto da una serie di chiodi, enfatizzando ulteriormente il dolore fisico ed emotivo.
4. “Henry Ford Hospital” – 1932
Quest’opera raffigura Kahlo distesa su un letto d’ospedale con sei oggetti che fluttuano intorno a lei, collegati da nastri rossi che rappresentano il sangue. Questo dipinto è una rappresentazione grafica del suo aborto spontaneo e delle sue lotte con la fertilità. Ogni oggetto intorno a lei simbolizza un aspetto della sua esperienza di perdita e trauma.
5. “Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti” – 1932
In quest’opera, Kahlo si ritrae sulla linea di confine tra il Messico e gli Stati Uniti, con il paesaggio industriale degli Stati Uniti da un lato e la natura lussureggiante e simbolica del Messico dall’altro. Questo dipinto riflette il suo conflitto interiore tra due culture diverse e il suo attaccamento alla sua eredità messicana.
6. “L’amoroso abbraccio dell’universo, la terra (Messico), io, Diego e il signor Xolotl” – 1949
Quest’opera complessa rappresenta un abbraccio cosmico che include l’universo, la terra, Frida, Diego Rivera e il cane Xolotl. Simbolizza l’interconnessione di tutti gli esseri e la fusione di elementi personali e universali nella visione del mondo di Kahlo.
7. “Il suicidio di Dorothy Hale” – 1938
Questo dipinto è una rappresentazione visiva del tragico suicidio dell’attrice Dorothy Hale. Commissionata dall’amica comune Clare Boothe Luce, l’opera è una commovente e dettagliata cronaca dell’evento, e mostra la sensibilità di Kahlo verso la tragedia personale.
Il Surrealismo e Frida Kahlo
Nell’aprile del 1938 André Breton, teorico del Surrealismo, giunse in Messico, ebbe modo di conoscere e vedere i lavori di Frida, dove vi riconobbe una forma peculiare di Surrealismo tipica del carattere messicano. Il cronico sentimento di solitudine e di vuoto esistenziale dell’artista trovò un sostegno salvifico nelle forme espressive del Surrealismo. Dipinse una serie di alcuni autoritratti in cui rivolgeva i propri desideri verso un mondo trascendentale, raffigurandoli nello stile degli ex voto tradizionali.
Tali immagini vanno lette non solo come recupero di una forma di arte popolare, ma anche come veri e propri desideri tesi a precorrere il destino. Questo slancio verso un mondo trascendentale rivela nell’artista un ampio spettro di speranze e desideri surreali. Frida incarnò il prototipo di donna emancipata e libera ribellandosi al tradizionale stereotipo misogino che considerava la figura femminile un mero oggetto del desiderio maschile.
L’arte fu una sorte di barriera contro cui difendersi dal tempo, una pratica che l’allontanava dalla minaccia della vecchiaia e della morte. E di arte visse estendendola a tutto ciò che la circondava, fino alla morte che arrivò prematuramente all’età di quarantasette anni il 13 luglio del 1954.
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