Mustelarum agmen mures proelio superavit (historia in tabernis pingitur). Turba murium fuga salutem petivit et circum arta cubilia trepidavit. Animalia, aegre recepta, necem evaserunt; sed superbis murium ducibus contraria ac misera fortuna accidit. Quod in proelio conspicuum signum habere cupiebant, capitibus frondes ligaverant. Cum post cladem duces quoque ad arta cubilia ruerunt, ob frondes in portis haeserunt et ab hostibus capti sunt. Victores avidis dentibus duces immolaverunt. Itaque, cum calamitas imminet, magnitudo et principum superbia in magno periculo est; minuta plebs autem latebram facile habet et in tutum pervenit.
Versione tradotta
La schiera delle donnole superò in battaglia i topi (la storia è dipinta nelle taverne). La moltitudine dei topi cercò la salvezza con la fuga e si precipitò intorno ai buchi stretti. Gli animali, a stento messi al sicuro, evitarono la morte; ma la fortuna per i superbi condottieri dei topi ebbe un esito contrario e misero (riuscì contraria e misera). Dato che desideravano un segnale visibile in battaglia, avevano fissato le corone di fronde sulle teste.
Quando dopo la strage anche i condottieri si lanciarono verso gli stretti buchi, a causa delle corone di fronde rimasero impigliati nelle porte e furono catturati dai nemici. I vincitori uccisero i condottieri con gli avidi denti. E così, quando giunse la calamità, la grandezza e la superbia dei principi (dei più forti) fu in gran pericolo; la piccola plebe invece ebbe un facile rifugio e giunse al sicuro.
- Letteratura Latina
- La Lingua delle Radici 1
- Versioni dai Libri di Esercizi