Michelangelo nacque nel 1475 a Caprese, svolse il ruolo di pittore, scultore e architetto nel rinascimento italiano.
Nel 1487 iniziò l’apprendistato presso la bottega di Domenico Ghirlandaio, qui conobbe anche le opere di Giotto e Masaccio studiando e copiando i loro affreschi presenti nelle cappelle di Santa Croce e nella cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine. Successivamente frequentò il Giardino di San Marco, ossia l’Accademia artistica eretta su volontà di Lorenzo il Magnifico, studiando una parte delle collezione di scultura antica della famiglia dei Medici; all’interno dell’accademia realizzò un’opera che però andò perduta con la Testa di Fauno.
Nel 1490 fu accolto come figlio adottivo nella famiglia dei Medici, entrando in contatto con numerosi artisti dell’epoca quali Poliziano, Pico della Mirandola, Marsilio Ficino ed conoscendo i suoi successivi committenti quali Clemente VII e Leone X. Tra le prime opere realizzate abbiamo la Madonna della scala, un bassorilievo realizzato con la tecnica dello stiacciato Donatelliano che richiama un tema sacro e la Battaglia dei Centauri, altorilievo che trae spunto da sarcofagi romani, formelle dei pulpiti di Giovanni Piisani, e raffigura un tema profano; le due opere realizzate nel 1491 ad oggi si trovano presso il museo di casa Buonarroti.
Nel 1494 Michelangelo viaggia verso Bologna, facendo una breve tappa a Venezia, da questo momento prenderà come fonte d’ispirazione per i suoi volti eroici e terribili il monumento a Bartolomeo Colleoni del Verrocchio. A Bologna fu posto sotto la protezione di Giovan Francesco Aldovrandini dove si occupò di completare l’Arca di San Domenico iniziata da Niccolò dell’Arca e Nicola Pisano, qui scolpì un Angelo reggicandelabro e terminò il San Petronio iniziato da Niccolò. Nel 1495 rientrò a Firenze posto sotto la protezione di Lorenzo di Pierfrancesco che gli commissionò due sculture ad oggi andate perdute: un San Giovannino e un cupido dormiente.
Nel 1496 Michelangelo partì per Roma su richiesta del cardinale Riario per scolpire una statua a tutto tondo raffigurante un Bacco ad oggi conservata presso il museo del Bargello; il Bacco presenta una resa naturalistica del corpo ed un’elasticità delle forme. Tra le opere realizzate nel periodo romano quella più importante è la Pietà realizzata su commissione del cardinale Jean de Bilhères de la Gruslay,ambiasciatore di Carlo VII presso Alessandro VI che probabilmente fu richiesta per decorare il proprio monumento funebre; per realizzare la scultura si recò a Carrara dove acquistò il marmo, da questo momento in poi la visione artistica di Michelangelo cambiò,sosteneva che la l’opera d’arte era già imprigionata nel blocco del marmo e stava all’artista tirarla fuori semplicemente sottraendo la materia. la scultura presenta una composizione piramidale dove come asse verticale venne utilizza la Vergine, mentre il corpo morto del Cristo come asse orizzontale.
Dal 1503 realizzò numerosi tondi: il tondo Pitti realizzato in marmo su commissione di Bartolomeo Pitti ad oggi conservato presso il museo del Bargello; il Tondo con la Sacra Famiglia dipinto per Agnolo Doni; il Tondo Taddei commissionato da Taddeo Taddei ad oggi alla Royal Accademy of Arts di Londra.
Nel 1504 gli fu commissionato per la sala grande del consiglio in Palazzo Vecchio un dipinto colossale raffigurante la Battaglia di Cascina di cui purtroppo riuscì solo a realizzare il cartone preparatorio. nel 1505 fu chiamato a Roma da papa Giulio II della Rovere per realizzare la sepoltura monumentale del papa posta nella tribuna della basilica di San Pietro.
Nel 1507 progettò il tamburo di Santa Maria del Fiore, parte della cupola realizzata da Brunelleschi. Sempre su commissione di Giulio II decorò la volta della Cappella Sistina, dipinse sette Profeti e cinque Sibille, episodi tratti dalla Genesi, episodi tatti dall’Antico e Nuovo testamento,il tema è il mistero della Creazione di Dio. Nel 1516 ci fu una collaborazione tra Michelangelo e Sebastiano del Piombo realizzando la Pietà di Viterbo.Nel 1515 su richiesta di Leone X rifece la facciata della sua cappella in Castel Sant’Angelo. Dal 1520 lavorò alla realizzazione della cappella funebre di Lorenzo e Giuliano de Medici nella Sacrestia Nuova nella chiesa di San Lorenzo realizzata da Brunelleschi; entrambe le tombe sono composte da un sarcofago curvilineo sormontato da due statue che raffigurano le Allegorie del Tempo, nella tomba di Lorenzo è raffigurato il Crepuscolo e in quella di Giuliano l’Aurora. Su commissione di Clemente VII progettò e realizzò la monumentale libreria della biblioteca medicea. La biblioteca fu posta annessa alla chiesa di San Lorenzo a Venezia, l’ambiente è realizzato con mura scandite da finestre sormontate da mezzanini tra pilastre con modanature create in pietra serena.
Sempre su commissione di Clemente VII decorò la parete di fondo della cappella Sistina affrescando dal 1536 al 1541 il Giudizio Universale; al centro è raffigurato il Cristo Giudice con accanto la Madonna che volge lo sguardo agli eletti, ovvero ai Santi,Profeti e Patriarchi. Dal dipinto traspare caos, inquietati, movimento, attesa e paura per il giudizio finale.
Nell’ultimo periodo della sua vita, Michelangelo abbandona la pittura e la scultura per poter dedicarsi all’architettura realizzando così su commissione di Paolo III piazza campidoglio; intorno al 1546-1550 realizza Palazzo Farnese; la basilica di San Pietro; nel 1560 Porta Pia, a Roma. Nel 1563 fu nominato console dell’accademia delle arti del disegno e l’anno successivo morì a Roma. Considerato il maestro della scultura, ne esaltava la plasticità delle forme sia in scultura che in pittura,in pittura marcandone la linea di contorno.
Le sue opere seguono per lo più temi religiosi, presentano uno stile rinascimentale e risulta non perfette, nonostante non ci siamo realismo trasmettono emozioni, sono ricche di dettagli. In scultura fa uso della tecnica dello stiacciato Donatelliano; Michelangelo non colorò mai le proprie sculture, gli effetti chiaroscurali sono provocati dall’utilizzo di colpi di scalpello. Prima di realizzare l’opera, ne creava gli studi preparatori: i disegni.
Morì a Roma nel 1564.
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