MICHELANGELO, LA PIETÀ: ANALISI E DESCRIZIONE. Ecco l’analisi e la descrizione de La Pietà di Michelangelo. Conservata attualmente nella Basilica di San Pietro, la Pietà è uno dei più grandi capolavori di Michelangelo. Con un’altezza di 174 cm, larghezza 195 cm e una profondità di 69 cm, quest’opera in marmo fu commissionata dal cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas attorno al 1497.
MICHELANGELO, LA PIETÀ: DESCRIZIONE. Nell’opera è raffigurato il contatto della Madonna col corpo di Cristo in seguito alla crocifissione, contatto non imperniato sul dolore quanto su una sorta di ricongiungimento divino: le stigmate, infatti, pur essendo chiaramente visibili cadono quasi in secondo piano rispetto all’armonia che si crea fra i due corpi in quanto unità. Il corpo di Cristo, liscio e levigato, è appoggiato morbidamente e senza rigidità sulle ginocchia della Madonna il cui vestito, scolpito in modo tale da metterne in evidenza le pieghe e le forme dinamiche, incornicia e avvolge il corpo del Figlio ora immobile creando fra le due figure un rapporto di complementarietà, di unione.
MICHELANGELO, LA PIETÀ: ANALISI. Il senso di questo rapporto è accentuato dall’assunzione di un punto di vista frontale da parte dello scultore; trattandosi, infatti, di un’opera strutturalmente poco profonda, l’immagine sembra emergere da uno sfondo ideale con l’intento di presentarsi come totalità, come insieme, ad ogni sguardo. Un’altra caratteristica che concorre al senso di unità che permea la scultura è la struttura piramidale dell’opera che, sul piano verticale, trova il suo apice nella testa della Madonna rivolta verso il corpo del Figlio, mentre sul piano orizzontale ha come base il rapporto fra la posizione delle gambe di Maria e quella del corpo di Cristo che vi si appoggia.
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