Per ultos annos Graeci urbem Troiam obsiderunt et multa proelia in Troianos gesserunt. Cassandra, regis Priami filia, saepe nuntiavit urbis eversionem civibus, sed Troiani non credebant et magnam victoriam sperabant. In Hectore, Priami filio, Troiani sperabant; in Achilli, Mirmidonum rege, Graeci sperabant. Sed in proelio erat multorum principum, belli participum, vires: duces enim pugnabant fortiter et acri animo contra hostes. Tandem, post multa et cruenta proelia, Achilles strenuum Hectorem necavit, corpus armis exuit et Patrocli mortem vindicavit.
Versione tradotta
Per molti anni i greci assediarono troia e fecero molti scontri contro i troiani. Cassandra, figlia del re Priamo, spesso annunciò la distruzione della città ai cittadini, ma i troiani non (le) credevano e speravano una grande vittoria. I Troiani speravano in Ettore figlio di Priamo; i greci speravano in Achille re dei Mirmidoni. Ma nello scontro vi erano forze di molti capi partecipi della guerra: i comandanti infatti combattevano fortemente e con acre animo contro i nemici. Tuttavia, dopo molti e violenti scontri, Achille uccise il valoroso Ettore, privò il corpo delle armi e vendicò la morte di Patroclo.
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