Conosciamo meglio Erato, la musa della poesia amorosa.
Erato è la musa della poesia amorosa nella mitologia greca. La tradizione più accreditata sostiene che le Muse fossero le figlie di Zeus e Mnemosine, la Memoria. Ciascuna musa presiede a un’arte, nel nostro caso Erato è la Musa della Poesia amorosa e del Canto corale. L’iconografia tradizionale di Erato è quella di una giovane donna, col capo cinto da una corona fatta di rose e mirti. In una mano Erato regge una lira e nell’altra il plettro. Solitamente vicino a lei viene posto un Amorino, con tanto di arco e turcasso (faretra tipica degli arcieri turchi).
Secondo quanto stabilito da Apollonio Rodio nella sua invocazione ad Erato nel III libro delle Argonautiche, ecco che il nome Erato deriverebbe da quello di Eros e vorrebbe dire “Amabile”. Ritroviamo Erato nella Teogonia di Esiodo insieme alle altre Muse (più recentemente nella striscia a fumetti su Facebook The Authors di Bigio) e pare venisse anche invocata nel proemio della Radina, un poema perduto di cui parla Strabone. Anche nel Fedro di Platone troviamo citata Erato. Figli di Erato furono Tamiri, un poeta, cantore e suonatore di lira e Cleomene che sposò Flegias. Inoltre ebbe anche Azano dalla sua unione con Arcade.
Foto | repolco
- Tesine