Traditum est Claudio successisse Neronem, qui nomen suum foedavit, cum imperium romanum deformavisset et minuisset. Constat (si sà) eum infinitam partem senatus interfecisse, quia inimicus omnibus bonis erat. Se enim tanto dedecore prostibat se summum artificem esse. Narrant scriptores ab eo multa parricidia commissa esse. Nam tam saevus fuit ut interfecerit fratrem, uxorem, matrem et Senecam, qui praeceptor eius fuerat. Romam incendit ut, in pergula stans, incendii spectaculum, Troiae simile, cerneret. Dicebat enim illud spectaculum gratissimum oculis esse. Cum in re (attività) militari nihil omnino fecisset, Britanniam paene amisit.
Versione tradotta
Si dice che a Claudio sia successo Nerone, che deturpò il suo nome, avendo deformato e diminuito l'impero dei romani. Si sa che quello abbia ucciso una gran parte del senato, perchè era nemico a tutti i (bonis). Infatti si prostituì a tanta vergogna che sia saltava che cantava in teatro con l'abito citaredico o tragico, perchè riteneva di essere il sommo artefice. Gli scrittori narrano che abbia commesso molte uccisioni di familiari. Fu così malvagio infatti che uccise il fratello, la moglie, la madre e Seneca, che era stato suo precettore. Incendiò Roma stando nella sua (pergola), per vedere uno spettacolo di incendio simile a quello di Troia. Diceva che quello spettacolo era assai gradito agli occhi. Non fece nulla nell'attività militare, perse completamente la Britannia.
- Letteratura Latina
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- Versioni dai Libri di Esercizi