Priusquam consules provincias sortirentur, prodigia nuntiata sunt: lapidem in agro Crustumino in lucum Martis de caelo cecidisse; puerum trunci corporis in agro Romano natum (esse), et quadrupedem anguem visum (esse), et Capuae multa in foro aedificia de caelo tacta (esse); et Puteolis duas naves fulminis ictu concrematas esse. Inter haec, quae nuntiabantur, lupus etiam Romae interdiu agitatus, cum Collina porta intrasset (= intravisset), per Esquilinam magno consectantium tumultu evasit. Eorum prodigiorum causa consules maiores hostias immolarunt (= immolaverunt), et in omnia templa deorum supplicatio fuit.
Versione tradotta
Prima che i consoli avessero ottenuto in sorte le province, furono annunciati prodigi: una pietra cadde dal cielo nel territorio di Crustumerio, nel bosco di Marte; nel territorio di Roma nacque un bambino con il corpo mozzato, fu visto un serpente a quattro piedi, a Capua molti edifici nel foro furono colpiti dal cielo; a Pozzoli due navi furono incenerite colpite da un fulmine. Tra ciò che si riferiva un lupo, che si era trovato di giorno a Roma, entrato attraverso porta Collina, uscì dalla porta Esquilina con grande agitazione degli inseguitori. Per tali prodigi i consoli sacrificarono vittime più grandi e in tutti i templi ci fu una preghiera collettiva agli dei.
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