Il 5 Dicembre 2013 è morto Nelson Mandela, l’eroe della lotta contro l’apartheid. Nelson Mandela, per i sudafricani Madiba, è un uomo cresciuto durante lo spietato e assurdo regime dell’apatheid razzista che oppresse il Sudafrica dal 1948 al 1994. Nella lingua africana la parola “apartheid” ha il significato letterale di “separazione”, per indicare proprio la divisione creata tra la razza bianca e quella nera. L’ideologia che ha fondato il sistema dell’apartheid è stata introdotta dai primi ministri Daniel Francois Malan, Johannes Gerhrdus Strjdom ed Hendrik Francsh Verwoerd. Tale politica di discriminazione razziale, che si diffuse in Sudafrica a partire dal 1948, venne racchiusa in specifiche leggi, denominate “leggi dell’apartheid”, nelle quali si stabiliva una chiara distinzione della popolazione in tre gruppi razziali principali: bianco, nero africano e “coloured”, cioè appartenente ad una razza mista. Le leggi dell’apartheid discriminavano l’accesso al lavoro in base all’appartenenza razziale, vietavano i matrimoni tra persone di razze diverse, istituivano veri e propri “ghetti”, in cui veniva relegata la popolazione nera, che era così sottoposta ad un forte controllo da parte del Governo. Chiunque si opponeva al sistema dell’apartheid, subiva conseguenze penali. I neri venivano deportati con la forza nelle cosiddette “homeland del sud”, costretti a lasciare le loro case e gli affetti, senza godere di alcun tipo di diritto. Nel 1912 fu fondato l’African National Congress (ANC) da un’organizzazione di neri, per contrastare l’apartheid. Il governo rispose in modo violento, sopprimendo le organizzazioni che lottavano per eliminare le differenze razziali, ma dovette cedere quando il Sudafrica venne isolato e condannato a livello internazionale proprio a causa dell’apartheid. Le cose iniziarono a cambiare dagli anni Settanta, quando il governo concesse alle rappresentanze sindacali dei neri di entrare in politica. Le Nazioni Unite intervennero a condannare apertamente la politica razziale dell’apartheid nel 1961. Nel 1984 fu promulgata una Costituzione che attribuì la rappresentanza parlamentare solo ai bianchi e ai “coloured”, mentre ai neri non fu estesa tale possibilità. Nel 1990 fu eliminata la condanna nei riguardi dell’African National Congress, ed il presidente Frederick de Klerk liberò Nelson Mandela. Nel 1993, proprio grazie all’intervento di Mandela, il Sudafrica gettò le prime basi per la democrazia. Nel 1994 Nelson Mandela fu eletto presidente del governo, che comprendeva al suo interno anche il Partito Nazionale. La sua presidenza è iniziata sotto gli auspici di un Nobel per la Pace. Mandela è il primo presidente nero in tutta la storia del continente sudafricano. Nel 1994 per la prima volta tutte le razze ebbero uguale diritto di voto. Mandela ha trascorso ventisette anni nelle galere, perchè divenne il comandante dell'ala armata Umkhonto we Sizwe dell'ANC ("Lancia della nazione", o MK), coordinò la campagna di sabotaggio contro l'esercito e gli obiettivi del governo, ed elaborò piani per una possibile guerriglia per porre fine all'apartheid. Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Nelson Mandela Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Nelson Mandela ha professato sempre un messaggio di perdono e riconciliazione, trattenendo così il suo Paese dal precipitare nel baratro della vendetta e del sangue. Come presidente, Mandela presiedette la transizione dal vecchio regime basato sull'apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale. Tale transizione fu portata avanti tramite l'istituzione, da parte dello stesso Mandela, di un tribunale speciale, la cosiddetta Commissione per la Verità e la Riconciliazione (Truth and Reconciliacion Commission, TRC). Dopo aver abbandonato la carica di presidente nel 1999, Mandela ha proseguito il suo impegno e la sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Nelson Mandela è stato un vero eroe, un paladino della libertà, un modello di forza ed eroico coraggio e viene considerato un emblema per le generazioni di tutti i tempi. E’ un uomo che ha fatto la storia del suo paese e del mondo, che ha insegnato a tutte le generazioni a credere nei propri principi e a portarli avanti, a non fermarsi dinnanzi agli ostacoli, ma a credere nei sogni. Il Presidente sudafricano Jacob Zuma, in un discorso in tv, al momento della morte di Nelson Mandela, ha detto: "Voglio ricordare con semplici parole la sua umiltà, la sua grande umanità per la quale il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre. Adesso riposa, adesso è in pace. La nostra nazione ha perso un grande figlio".
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