Nomenclatura: come dare il nome ai composti chimici inorganici - Studentville

Nomenclatura: come dare il nome ai composti chimici inorganici

Nomenclatura: come si danno i nomi ai composti chimici inorganici? Ecco una spiegazione chiara ed esaustiva!

Per studiare la nomenclatura dei composti chimici, bisogna far riferimento al sistema periodico, cominciando dai composti che gli elementi formano con l’ossigeno e con l’idrogeno. I composti inorganici si possono suddividere in base agli elementi legati tra loro in composti binari e ternari. I composti binari sono gli ossidi basici, ossidi acidi, idracidi, idruri, Sali degli idracidi. I composti ternari sono gli idrossidi, gli ossiacidi e i Sali degli ossiacidi. Vediamo come dare il nome ai composti inorganici binari e ternari, secondo la nomenclatura IUPAC e tradizionale.


 

Composti inorganici binari

Ossidi

Il composto binario di un elemento con l’ossigeno, si chiama "ossido di…" facendo seguire il nome dell’elemento legato all’ossigeno.  L’ossigeno, in questi composti ha numero di ossidazione -2. Gli ossidi basici, così chiamati perché per il carattere basico dovuto alla natura ionica,  sono costituiti da un metallo più l’ossigeno:

Na2O → Ossido di sodio

Gli ossidi acidi sono formati da ossigeno e non metalli, che corrispondono alle anidridi della denominazione tradizionale. Sono composti molecolari, solubili in acqua, con la quale reagiscono formando ioni idrogeno H+. Per dare il nome a questi composti inorganici binari, si utilizzano le stesse regole in entrambe le classi di ossidi. Nella nomenclatura IUPAC si usano i prefissi mono-, di-, tri-, tetra-, penta-, esa-, ecc., se nella molecola sono presenti più atomi dello stesso elemento, ad esempio:

  • SnO si chiama monossido di stagno    
  • SnO2 si chiama diossido di stagno

Nella nomenclatura tradizionale invece, si usano i suffissi –oso, se l’elemento si combina con il numero di ossidazione inferiore; -ico per indicare il composto che si ottiene con la valenza superiore. Esempio:

  • FeO ossido ferroso    
  • Fe2O3 ossido ferrico

Se invece, dal nome bisogna scrivere il composto, occorre incrociare i numeri di ossidazione, esempio:

  • scrivere l’ossido di litio: Li1  O-2 → Li2O

Un particolare tipo di ossido è costituito dai perossidi, nella cui molecola ci sono due atomi di ossigeno legati tra loro. Ad esempio:

H2O2  perossido di idrogeno
 

Idruri

Gli idruri sono composti binari che vedono l’idrogeno con numero di ossidazione -1,  legato ad un altro elemento, quasi sempre un metallo; in tal caso vengono detti idruri salini. Per dare il nome a questi composti inorganici binari si usa "idruro di". Esempio:

LiH idruro di litio

Esistono anche idruri covalenti, costituiti da idrogeno legato a un non metallo o a un semimetallo che non appartenga al gruppo VII. Gli idracidi sono particolari idruri, essendo costituiti dall’idrogeno con gli alogeni del gruppo VII della tavola periodica (F, Cl, Br, I) o con lo zolfo S. Vengono denominati, nella nomenclatura Iupac, aggiungendo al nome del non metallo la desinenza –uro. Ad esempio HCl si chiama cloruro di idrogeno. Il nome tradizionale invece, si scrive utilizzando la parola acido e aggiungendo la desinenza idrico, ad esempio:

HCl acido cloridrico

Per scrivere la struttura del composto, partendo dal nome, stesso procedimento degli ossidi.
 

Sali binari

Sono composti in cui un atomo di alogeno o di zolfo è legato a un metallo. Per scrivere il nome, si usa la desinenza –uro, seguito dal nome del metallo. Anche qui, nella nomenclatura Iupac, si usano i prefissi mono-, di-, ecc.

Esempio:

Na2S → 

  • Nome Iupac: solfuro di disodio 
  • Nome tradizionale: Solfuro di sodio

Composti ternari

I composti inorganici con tre elementi si suddividono in tre categorie:

  • idrossidi
  • ossiacidi
  • Sali ossigenati

Gli idrossidi sono costituiti da: metallo-ossigeno-idrogeno.

Ad esempio:

Ba (OH)2 →

  • Nome Iupac diidrossido di bario 
  • Nome tradizionale Idrossido di bario

Gli ossiacidi sono costituiti da idrogeno-non metallo-ossigeno. Il nome deriva sempre dal non metallo, la desinenza dell’acido è sempre –ico e, in caso di più numeri di ossidazione, anche nella nomenclatura IUPAC  si aggiunge la valenza del non metallo, mediante numero romano.

Esempio:

H3PO4

qui il fosforo ha numero di ossidazione è 5, quindi sarà chiamato, con il  nome tradizionale acido fosforico,  con quello Iupac acido tetraossofosforico (V).

Se dal nome bisogna ricavare il composto, occorre prima scrivere l’ossido corrispondente e poi aggiungere l’acqua.

I Sali ossigenati sono composti che derivano dagli acidi per sostituzione dell’idrogeno con uno ione metallico o con lo ione ammonio. Il nome di un sale si ottiene sostituendo il suffisso –ico dell’acido con il suffisso –ato.

 

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  • Chimica

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