Il nome è una parte variabile del discorso che indica tutte le cose reali, i sentimenti, le sensazioni e i pensieri. Ha un significato, una forma e una struttura. Per quanto riguarda il significato, distinguiamo nomi concreti e nomi astratti, nomi individuali e nomi collettivi, nomi propri e nomi comuni. In questo appunto ci occuperemo della differenza tra nomi propri e nomi comuni: vediamo come distinguerli e quali sono le loro caratteristiche.
Nomi comuni: cosa sono
I nomi comuni sono quelli che indicano genericamente persone, cose o animali senza dare un’indicazione specifica. Esempi di nome comune:
- Un gatto sta sempre sopra il tetto della casa di mia nonna.
Sono quindi nomi comuni tutti quei nomi che si scrivono con l’iniziale minuscola: professore, bottiglia, cane, orso, borsa, ingegnere e così via.
Nomi propri: quando va la maiuscola
I nomi propri indicano una persona, un animale specifici e si scrivono con la lettera maiuscola.
Esempio di nome proprio:
- “Il cane di Paolo si chiama Trudi”.
I nomi propri di cose riguardano principalmente:
- Località geografiche (Es. “Ieri sono stato a Capri”).
- Opere d’arte: (Es. “La Statua della Libertà è davvero suggestiva”).
- Cose personificate: (Es. “La Penna disse al Foglio: «Io dipendo da te!»”).
Alcuni nomi di personaggi famosi possono essere usati in senso comune, col fine di indicare persone con le loro stesse caratteristiche:
- Es. “Sei un dongiovanni”, ovvero un donnaiolo ⇒ da un personaggio – Don Giovanni appunto – della letteratura e del teatro europei, noto per le sue lascive abitudini.
Distinzioni e particolarità
I nomi comuni che indicano una persona (ma anche un animale o una cosa) che per la sua straordinarietà è considerata unica, vengono scritti con l’iniziale maiuscola:
- Es. “La Divina Commedia è l’opera più bella del Sommo Poeta”. Sommo Poeta = Dante Alighieri.
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