Caedi vero discipulos, quamlibet id receptum sit et Chrysippus non improbet, minime velim, primum quia deforme atque servile est et certe, quod convenit si aetatem mutes, iniuria; deinde quod, si cui tam est mens illiberalis ut obiurgatione non corrigatur, is etiam ad plagas ut pessima quaeque mancipia durabitur; postremo quod ne opus erit quidem hac castigatione si adsiduus studiorum exactor adstiterit.
Nunc fere neglegentia paedagogorum sic emendari videtur ut pueri non facere quae recta sunt cogantur, sed cur non fecerint puniantur. Denique cum parvolum verberibus coegeris, quid iuveni facias, cui nec adhiberi potest hic metus et maiora discenda sunt?
Versione tradotta
Sebbene ciò sia accettato e Crisippo non lo rimproveri, in verità non mi piace che i fanciulli siano picchiati, primo perché è indecoroso e da schiavo, e certamente una violenza, cosa che invece ha senso se cambi l'età; poi perché, se uno ha una mente così rude da non essere corretto con il rimprovero, egli resisterà anche alle percosse come i peggiori tra gli schiavi; infine perché non sarà necessario questo tipo di punizione se il sorvegliante degli studi assisterà assiduo. Oggi, quasi per la negligenza dei pedagoghi sembra giusto che i fanciulli siano corretti in modo non da essere costretti a fare ciò che è giusto, ma perché saranno puniti se non l'hanno fatto. E infine, quando avrai costretto un bambino con le percosse, cosa farai con un ragazzo, a cui non potrà essere applicata questa intimidazione e che deve imparare cose più difficili?
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