Si quidem etiam in Phaedro Platonis hoc Periclem
praestitisse ceteris dicit oratoribus Socrates, quod is Anaxagorae physici fuerit auditor; a quo censet eum, cum alia praeclara
quaedam et magnifica didicisse tum uberem et fecundum fuisse gnarumque, quod est eloquentiae maximum, quibus orationis modis
quaeque animorum partes pellerentur; quod idem de Demosthene existimari potest, cuius ex epistulis intellegi licet quam
frequens fuerit Platonis auditor.
Versione tradotta
una prova, l'abbiamo anche
nel Fedro di Platone, ove Socrate dice che Pericle superava tutti gli altri oratori per il fatto che era stato scolaro del
filosofo naturalista Anassagora. Da questi, a suo avviso, Pericle aveva derivato, insieme ad altre splendide e magnifiche
nozioni, anche il suo stile ricco e copioso, e quella capacità, che rappresenta veramente il maggior pregio dell'eloquenza,
di eccitare con la parola i diversi sentimenti dell'animo (e la stessa cosa possiamo pensare di Demostene, dalle cui lettere
apprendiamo con quanta assiduità ascoltasse le lezioni di Platone).
- Letteratura Latina
- Orator di Cicerone
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