Timotheus Cononis filius Atheniensis. Hic a patre acceptam gloriam
multis auxit virtutibus. Fuit enim disertus impiger laboriosus rei militaris peritus neque minus civitatis regendae. Multa
huius sunt praeclare facta sed haec maxime illustria. Olynthios et Byzantios bello subegit. Samum cepit; in quo oppugnando
superiori bello Athenienses mille et CC talenta consumpserant id ille sine ulla publica impensa populo restituit; adversus
Cotum bella gessit ab eoque mille et CC talenta praedae in publicum rettulit. Cyzicum obsidione liberavit. Ariobarzani simul
cum Agesilao auxilio profectus est; a quo cum Laco pecuniam numeratam accepisset ille civis suos agro atque urbibus augeri
maluit quam id sumere cuius partem domum suam ferre posset.
Versione tradotta
Timoteo, figlio
di Conone, Ateniese. La gloria derivante a lui dal padre egli accrebbe con molti meriti propri: eloquente, attivo,
infaticabile, esperto nell'arte militare non meno che nella vita politica. . Numerose sono le sue imprese notevoli: ecco solo
le piu' illustri. Sottomise Olinto e Bisanzio; prese Samo, e mentre nell'espugnazione di quest'isola, in una guerra
precedente, gli Ateniesi avevano profuso mille e duecento talenti, egli la rese alla patria senza gravare sull'erario.
Combattè contro Coto, e ne riportò nelle casse dello Stato mille e duecento talenti di bottino. Liberò la città di Cizico da un
assedio. . Andato poi con Agesilao a portar aiuto ad Ariobarzane, mentre il re spartano fu compensato con denaro in contanti,
egli preferì arricchire i suoi concittadini di territori e di città anzichè ricevere una ricompensa di cui avrebbe potuto
portare a casa sua una parte: così ebbe Critote e Sesto.
- Letteratura Latina
- Timotheus di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote