Bellum Iugurthinum, Paragrafo 105 - Studentville

Bellum Iugurthinum, Paragrafo 105

Quis rebus cognitis Bocchus per litteras a Mario petiuit uti Sullam ad se mitteret cuius

arbitratu communibus negotiis consuleretur. Is missus cum praesidio equitum atque [peditum] funditorum Baliarium. Praeterea

iere sagittarii et cohors Paeligna cum uelitaribus armis itineris properandi causa neque his secus atque aliis armis aduersum

tela hostium quod ea levia sunt muniti. Sed in itinere quinto denique die Volux filius Bocchi repente in campis patentibus cum

mille non amplius equitibus sese ostendit qui temere et effuse euntes Sullae aliisque omnibus et numerum ampliorem vero et

hostilem metum efficiebant. Igitur se quisque expedire arma atque tela temptare intendere; timor aliquantus sed spes amplior

quippe victoribus et aduersum eos quos saepe vicerant. Interim equites exploratum praemissi rem uti erat quietam nuntiant.

Versione tradotta

CV Informato di ciò, Bocco scrisse a Mario chiedendogli di inviare Silla
presso di

lui con piena facoltà di trattare dei comuni interessi. Egli
fu mandato con una scorta di cavalieri e di frombolieri

balearici.
Partirono inoltre con lui degli arcieri e una coorte di Peligni dotata di
armi da veliti, adatte

a una marcia spedita e tuttavia efficaci come le
altre armi contro i giavellotti del nemico, pur essi di tipo

leggero. Ma
al quinto giorno di marcia d'improvviso appare nella vasta pianura Voluce,
il figlio di

Bocco. Con lui erano non più di mille cavalieri, ma poiché
avanzavano senz'ordine e sparpagliati, Silla e i suoi

compagni ebbero
l'impressione che fossero un numero superiore a quello effettivo e
temettero un attacco

del nemico. Allora tutti si liberano dei fardelli,
provano le armi da difesa e da offesa e si tengono pronti; c'era

qualche
timore, ma la speranza era più grande, perché essi erano i vincitori e
avevano di fronte quelli che

spesso avevano vinto. Nel frattempo i
cavalieri, mandati in ricognizione, riferirono che tutto era tranquillo,

come in effetti era.

  • Letteratura Latina
  • Par. 90-114
  • Sallustio

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