Atticus Paragrafo 11: versione tradotta - StudentVille

Atticus - Paragrafo 11

Quibus ex

malis ut se emersit nihil aliud egit quam ut quam plurimis quibus rebus posset esset auxilio. Cum proscriptos praemiis

imperatorum vulgus conquireret nemo in Epirum venit cui res ulla defuerit nemini non ibi perpetuo manendi potestas facta est:

qui etiam post proelium Philippense interitumque C. Cassii et M. Bruti L. Iulium Mocillam praetorium et filium eius Aulumque

Torquatum ceterosque pari fortuna perculsos instituerit tueri atque ex Epiro iis omnia Samothraciam supportari iusserit.

Difficile est omnia persequi et non necessarium. Illud unum intellegi volumus illius liberalitatem neque temporariam neque

callidam fuisse. Id ex ipsis rebus ac temporibus iudicari potest quod non florentibus se venditavit sed afflictis semper

succurrit; qui quidem Serviliam Bruti matrem non minus post mortem eius quam florentem coluerit. Sic liberalitate utens nullas

inimicitias gessit quod neque laedebat quemquam neque si quam iniuriam acceperat non malebat oblivisci quam ulcisci. Idem

immortali memoria percepta retinebat beneficia; quae autem ipse tribuerat tamdiu meminerat quoad ille gratus erat qui

acceperat. Itaque hic fecit ut vere dictum videatur
Sui cuique mores fingunt fortunam hominibus.
Neque tamen ille prius

fortunam quam se ipse finxit qui cavit ne qua in re iure plecteretur.

Versione tradotta

Come fu salvo da tali

sventure, non fece nient’altro che essere d’aiuto a quanti piu’ potè con i mezzi di cui disponeva. Mentre la plebaglia

ricercava i proscritti allettata dai premi dei decemviri, in Epiro non andò nessuno cui sia mancato qualcosa: a nessuno fu

negata la possibilità di rimanere lì per sempre. . Anzi, dopo la guerra di Filippi e la morte di C. Cassio e di M. Bruto, prese

a proteggere l’ex pretore L. Giulio Mocilla, suo figlio, Aulo Torquato e gli altri colpiti dalla medesima sorte e comandò che

quanto necessario per loro fosse porato dall’Epiro a Samotracia. . Sarebbe difficile e inutile spiegare ogni cosa. Vogliamo

solo che si capisca che la sua generosità non fu temporanea nè interessata. . Lo si può vedere dai fatti stessi e dalle

circostanze, perchè non frequantò i favoriti dalla fortuna, ma aiutò sempre i bisognosi. Rispettò Servilia, madre di Bruto, non

meno dopo la morte di lui di quando Bruto era potente. . In questo modo, usando liberalità non si attirò alcuna inimicizia

perchè non offendeva nessuno e, se aveva ricevuto un qualche torto, preferiva dimenticarlo piuttosto che vendicarlo. Egli

ricordava perennemente i benefici ricevuti; invece, quelli che aveva fatto li ricordava fino a che gli era riconoscente chi li

aveva ricevuti. . Pertanto costui agì in modo tale che sembra giustamente detto: “Ad ognuno i propri costumi creano il

destino”. Ed egli prima del suo destino plasmò se stesso e badò a non fornire mai occasione di giusto rimprovero.

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