Somnium Scipionis Paragrafo 12: versione tradotta - StudentVille

Somnium Scipionis, Paragrafo 12

«Hic tu, Africane, ostendas oportebit patriae lumen animi,

ingenii consiliique tui. Sed eius temporis ancipitem video quasi fatorum viam. Nam cum aetas tua septenos octiens solis

anfractus reditusque converterit duoque hi numeri, quorum uterque plenus alter altera de causa habetur, circuitu naturali

summam tibi fatalem confecerint, in te unum atque in tuum nomen se tota convertet civitas; te senatus, te omnes boni, te socii,

te Latini intuebuntur; tu eris unus, in quo nitatur civitatis salus, ac, ne multa, dictator rem publicam constituas oportet, si

impias propinquorum manus effugeris.'”
Hic cum exclamasset Laelius ingemuissentque vehementius ceteri: “St! Quaeso”,

inquit, “Ne me ex somno excitetis et parumper audite cetera».

Versione tradotta

«Allora occorrerà che tu, Africano, mostri

alla patria la luce del tuo coraggio, della tua indole, del tuo senno. Ma per quel frangente vedo un bivio, per così dire,

sulla strada del tuo destino. Quando la tua età avrà infatti compiuto per otto volte sette giri di andata e ritorno del sole e

questi due numeri – ciascuno dei quali, per ragioni diverse, è considerato perfetto – avranno segnato, nel volgere naturale del

tempo, la somma d’anni per te fatale, tutta la città a te solo e al tuo nome si rivolgerà, su di te il senato, su di te

tutti gli uomini perbene, su di te gli alleati, su di te i Latini poseranno lo sguardo, tu sarai il solo nel quale possa

trovare sostegno la salvezza della città; insomma, tu dovrai, nelle vesti di dittatore, rendere stabile lo Stato, a patto che

tu riesca a sottrarti alle empie mani dei tuoi parenti».

  • Letteratura Latina
  • Somnium Scipionis di Cicerone
  • Cicerone

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