Quod haud scio an de ambitu et de criminibus istis sodalium ac sequestrium quoniam huc incidi similiter respondendum putem. Numquam enim tam Caelius amens fuisset ut si se isto infinito ambitu commaculasset ambitus alterum accusaret neque eius facti in altero suspicionem quaereret cuius ipse sibi perpetuam licentiam optaret nec si sibi semel periculum ambitus subeundum putaret ipse alterum iterum ambitus crimine arcesseret. Quod quamquam nec sapienter et me invito facit tamen est eius modi cupiditas ut magis insectari alterius innocentiam quam de se timide cogitare videatur.
Versione tradotta
E poiché sono in argomento, sono incline a pensare che uguale risposta si debba dare alle altre accuse, e di appartenenza a gruppi eversivi e detenzione di fondi neri. Mai, e poi mai, Celio sarebbe stato così folle, se si fosse impegolato in un così vasto intrigo, da accusare altri dell'intrigo stesso, e da suscitare per altri il sospetto di ciò ch'egli stesso si proponesse di fare anche in seguito. Se egli avesse temuto per sé il pericolo di un'accusa di corruzione elettorale anche per una sola volta, si sarebbe ben guardato dal proporre e riproporre la stessa accusa contro un altro. Questo egli fece, con poco criterio, è vero, e contro il mio parere; ma con tale ardore, da rivelarsi piuttosto persecutore dell'innocenza altrui, che non preoccupato di sé.
- Letteratura Latina
- Pro Caelio di Cicerone
- Cicerone