Ita decemvirali potestate in omnibus urbibus constituta ipsius
nutu omnia gerebantur. Cuius de crudelitate ac perfidia satis est unam rem exempli gratia proferre ne de eodem plura enumerando
defatigemus lectores. Victor ex Asia cum reverteretur Thasumque divertisset quod ea civitas praecipua fide fuerat erga
Athenienses – proinde ac si non iidem firmissimi solerent esse amici qui constantes fuissent inimici – pervertere eam
concupivit. Vidit autem nisi in eo occultasset voluntatem futurum ut Thasii dilaberentur consulerentque rebus suis .
Versione tradotta
Così,
stabilita una magistratura decemvirale in tutte le Città tutto si svolgeva secondo il suo cenno. Della sua crudeltà e slealtà,
basta citare a titolo di esempio, un solo fatto, per non tediare i lettori con la enumerazione di più fatti relativi alla
stessa persona. Tornando vincitore dall'Asia dirottò a Taso e perché quella popolazione era stata di singolare lealtà nei
confronti degli Ateniesi, - come se quelli che fossero stati risoluti nemici non potessero essere poi saldissimi amici, - fu
preso dal desiderio di rovinarla. Ma capì che, se in questo non avesse nascosto le sue intenzioni al riguardo, i Tasi si
sarebbero dileguati e avrebbero provveduto alle loro cose
- Letteratura Latina
- De viris illustribus (Lysander) di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote
- De viris illustribus