Thrasybulus Paragrafo 2: versione tradotta - StudentVille

Trasibulo, Paragrafo 2

Hic enim cum Phylen confugisset quod est castellum in Attica munitissimum non plus

habuit secum XXX de suis. Hoc initium fuit salutis Actaeorum hoc robur libertatis clarissimae civitatis. Neque vero hic non

contemptus est primo a tyrannis atque eius solitudo. Quae quidem res et illis contemnentibus pernicii et huic despecto saluti

fuit. Haec enim illos segnes ad persequendum hos autem tempore ad comparandum dato fecit robustiores. Quo magis praeceptum

illud omnium in animis esse debet nihil in bello oportere contemni neque sine causa dici matrem timidi flere non solere. Neque

tamen pro opinione Thrasybuli auctae sunt opes. Nam iam tum illis temporibus fortius boni pro libertate loquebantur quam

pugnabant. Hinc in Piraeum transiit Munychiamque munivit. Hanc bis tyranni oppugnare sunt adorti ab eaque turpiter repulsi

protinus in urbem armis impedimentisque amissis refugerunt. Usus est Thrasybulus non minus prudentia quam fortitudine. Nam

cedentes violari vetuit – cives enim civibus parcere aequum censebat -; neque quisquam est vulneratus nisi qui prior impugnare

voluit. Neminem iacentem veste spoliavit nil attigit nisi arma quorum indigebat quaeque ad victum pertinebant. In secundo

proelio cecidit Critias dux tyrannorum cum quidem exadversus Thrasybulum fortissime pugnaret.

Versione tradotta

Quando infatti si rifugiò a File, che è una

fortezza dell’Attica molto ben difesa, aveva con sé non più di trenta sostenitori. Questo fu l’inizio del riscatto degli

Attèi, questo il nerbo della libertà di una città tanto famosa. E sulle prime lui ed il suo scarso seguito non furono presi in

considerazione dai tiranni. Ma questo atteggiamento segnò la rovina di quei presuntuosi e la fortuna del disprezzato: esso

infatti rese quelli lenti a contrastarlo, questi altri più forti grazie al tempo concesso per i preparativi. Perciò deve

essere maggiormente presente alla mente di tutti questo precetto: nulla va sottovalutato in guerra e non senza ragione si dice

che la madre del soldato prudente di solito non piange. Ma le forze di Trasibulo non crebbero come si aspettava: già a quei

tempi là i bravi cittadini parlavano in difesa della libertà con più forza di quanto poi combattevano per essa. Da File si

recò al Pireo e fortificò Munichia. i tiranni sferrarono due attacchi contro di essa ma, respinti da là ignominiosamente, si

rifugiarono rapidamente in Atene, abbandonati armi e bagagli. Trasibulo seppe essere non meno accorto che valoroso. Infatti

proibì che si facesse del male a coloro che si arrendevano (riteneva giusto che i cittadini risparmiassero i cittadini) e

nessuno fu ferito, tranne chi volle aggredire per primo. Non spogliò nessun caduto, non toccò nulla, se non le armi, di cui

aveva bisogno, e quanto era necessario per il sostentamento. Nel secondo attacco cadde Crizia, capo dei tiranni, combattendo

però con grande valore contro Trasibulo.

  • Letteratura Latina
  • Liber de excellentibus gentium (Thrasybulus) di Cornelio Nepote
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