Eumenes - Paragrafo 2 - Studentville

Eumenes - Paragrafo 2

Alexandro Babylone mortuo cum regna singulis familiaribus

dispertirentur et summa rerum tradita esset tuenda eidem cui Alexander moriens anulum suum dederat Perdiccae – ex quo omnes

coniecerant eum regnum ei commisisse quoad liberi eius in suam tutelam pervenissent: aberat enim Crateros et Antipater qui

antecedere hunc videbantur; mortuus erat Hephaestio quem unum Alexander quod facile intellegi posset plurimi fecerat – hoc

tempore data est Eumeni Cappadocia sive potius dicta: nam tum in hostium erat potestate. Hunc sibi Perdiccas adiunxerat magno

studio quod in homine iidem et industriam magnam videbat non dubitans si eum pellexisset magno usui fore sibi in iis rebus quas

apparabat. Cogitabat enim quod fere omnes in magnis imperiis concupiscunt omnium partis corripere atque complecti. Neque vero

hoc ille solus fecit sed ceteri quoque omnes qui Alexandri fuerant amici. Primus Leonnatus Macedoniam praeoccupare destinavit.

Hic multis magnisque pollicitationibus persuadere Eumeni studuit ut Perdiccam desereret ac secum faceret societatem. Cum

perducere eum non posset interficere conatus est; et fecisset nisi ille clam noctu ex praesidiis eius effugisset.

Versione tradotta

Dopo la morte di Alessandro a Babilonia, le province del re furono spartite tra i suoi intimi e il

supremo potere fu affidato a Perdicca, cui Alessandro morendo aveva dato il suo anello; dal che tutti avevano dedotto che

avesse affidato a lui il regno, finché i suoi figli fossero usciti di tutela; Crátero e Antípatro infatti, che sembravano venir

prima di quello, erano assenti; Efestione, che Alessandro (come si poteva facilmente capire) aveva stimato più di tutti, era

morto; in quella circostanza fu consegnata ad Eumene la Cappadocia, o meglio assegnata: infatti era allora in potere dei

nemici. Perdicca aveva messo tutto il suo impegno per trarlo dalla sua parte, perché vedeva la grande lealtà ed energia di

quell'uomo e non dubitava che se avesse conquistato la sua amicizia, gli sarebbe stato di grande aiuto nei progetti che stava

elaborando. Pensava infatti, quello, che all'incirca tutti desiderano nei grandi imperi, impadronirsi e riunire sotto di sé le

parti di tutti. Ed invero non tentò di far così solo lui, bensì anche tutti gli altri che erano stati amici di Alessandro. Per

primo Leonnato progettò di occupare la Macedonia. Egli con molte e grandi promesse cercò di persuadere Eumene a lasciare

Perdicca ed a fare alleanza con lui. Non potendolo portare dalla sua parte, tentò di ucciderlo e l'avrebbe fatto se quello di

nascosto, nottetempo, non fosse fuggito dai suoi presidi.

  • Letteratura Latina
  • De viris illustribus (Eumenes) di Cornelio Nepote
  • Cornelio Nepote
  • De viris illustribus

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti