Somnium Scipionis, Paragrafo 22 - Studentville

Somnium Scipionis, Paragrafo 22

Ex his ipsis cultis notisque terris num aut tuum

aut cuiusquam nostrum nomen vel Caucasum hunc, quem cernis, transcendere potuit vel illum Gangem tranatare? Quis in reliquis

orientis aut obeuntis solis ultimis aut aquilonis austrive partibus tuum nomen audiet? Quibus amputatis cernis profecto,

quantis in angustiis vestra se gloria dilatari velit. Ipsi autem, qui de nobis loquuntur, quam loquentur diu?

Versione tradotta

Forse che da queste stesse terre

abitate e conosciute il nome tuo o di qualcun altro di noi ha potuto valicare il Caucaso, che scorgi qui, oppure oltrepassare

il Gange, laggiù? Chi udirà il tuo nome nelle restanti, remote regioni dell'oriente e dell'occidente oppure a

settentrione o a meridione? Se le escludi, ti accorgi senz'altro di quanto sia angusto lo spazio in cui la vostra gloria

vuole espandersi. E la gente che parla di noi, fino a quando ne parlerà?

  • Letteratura Latina
  • Somnium Scipionis di Cicerone
  • Cicerone

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