Pro Caelio, Paragrafo 22 - Studentville

Pro Caelio, Paragrafo 22

Hoc ex genere si qui se in hoc iudicium forte proiecerint excluditote eorum cupiditatem iudices sapientia vestra ut eodem tempore et huius saluti et religioni vestrae et contra periculosas hominum potentias condicioni omnium civium providisse videamini. Equidem vos abducam a testibus neque huius iudicii veritatem quae mutari nullo modo potest in voluntate testium collocari sinam quae facillime fingi nullo negotio flecti ac detorqueri potest. Argumentis agemus signis luce omni clarioribus crimina refellemus; res cum re causa cum causa ratio cum ratione pugnabit.

Versione tradotta

Se vi fosse chi, di tale risma, si insinui per caso in questo processo, annullate voi, o giudici, con la vostra sapienza, la loro avidità, perché sia chiaro che voi siete solleciti, a un tempo, della salvezza di costui, della vostra coscienza, della indipendenza di tutti i cittadini di fronte al pericoloso prepotere di taluni. Ma io non vi abbandonerò in balia dei testimoni, né permetterò che in questo giudizio la verità, che non può essere in alcun modo alterata, si adegui alle loro opinioni, che troppo facilmente possono essere create ad arte, e senza sforzo alcuno piegarsi e torcersi a volontà. Procediamo dunque in base alle prove, e sventeremo l'accusa con elementi più luminosi della luce del sole: fatti contro fatti, motivi contro motivi, argomenti contro argomenti.

  • Letteratura Latina
  • Pro Caelio di Cicerone
  • Cicerone

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