Bellum Iugurthinum, Paragrafo 22 - Studentville

Bellum Iugurthinum, Paragrafo 22

Legati in Africam maturantes veniunt eo magis quod Romae dum proficisci parant de

proelio facto et oppugnatione Cirtae audiebatur; sed is rumor clemens erat. Quorum Iugurtha accepta oratione respondit sibi

neque maius quicquam neque carius auctoritate senatus esse. Ab adulescentia ita se enisum ut ab optimo quoque probaretur;

virtute non malitia P. Scipioni summo viro placuisse; ob easdem artis a Micipsa non penuria liberorum in regnum adoptatum esse.

Ceterum quo plura bene atque strenue fecisset eo animum suum iniuriam minus tolerare. Adherbalem dolis vitae suae insidiatum;

quod ubi comperisset sceleri eius obviam isse. Populum Romanum neque recte neque pro bono facturum si ab iure gentium sese

prohibuerit. Postremo de omnibus rebus legatos Romam brevi missurum. Ita utrique digrediuntur. Adherbalis appellandi copia non

fuit.

Versione tradotta

I legati si affrettano a venire in

Africa, tanto più che, al
momento della loro partenza, si sentiva dire che era avvenuta la battaglia
e che

Cirta era in stato di assedio; ma erano voci che attenuavano la
realtà dei fatti. Giugurta, ascoltato il loro

discorso, rispose che per
lui nulla era più importante e più prezioso del volere del senato.
Aggiunse che

fin dall'adolescenza si era sforzato di meritare la stima dei
migliori cittadini: per meriti e non per malvagità si

era guadagnato il
favore del grande Publio Scipione; per le medesime qualità e non per
mancanza di

successori Micipsa lo aveva associato al regno. D'altra
parte, quanto più si era distinto per onestà e coraggio,

tanto meno era
disposto a tollerare soprusi. Aderbale aveva attentato con l'inganno
alla sua vita; quando

lo aveva scoperto, si era opposto al suo tentativo
criminale. Il popolo romano non avrebbe agito rettamente né

secondo
giustizia se gli avesse impedito di valersi del diritto delle genti.
Concluse dicendo che avrebbe

inviato al più presto messi a Roma per
discutere tutti quei fatti. Le due parti si separarono così. Non fu

possibile parlare con Aderbale.

  • Letteratura Latina
  • Par 1-29
  • Sallustio

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti