Rursus autem, ne omnes a physicis
inrideamur si dicamus quicquam fieri sine causa, distinguendum est et ita dicendum, ipsius individui hanc esse naturam, ut
pondere et gravitate moveatur, eamque ipsam esse causam, cur ita feratur. Similiter ad animorum motus voluntarios non est
requirenda externa causa; motus enim voluntarius eam naturam in se ipse continet, ut sit in nostra potestate nobisque pareat,
nec id sine causa; eius rei enim causa ipsa natura est.
Versione tradotta
Inoltre, per non essere derisi da tutti i filosofi naturalisti, se sosteniamo che nulla accade senza causa,
dobbiamo distinguere ed esprimerci nei termini seguenti: ovvero dire che rientra nella natura dell'atomo stesso muoversi per
peso e gravità e che tale è la causa stessa per cui esso così si sposta. In modo analogo, non bisogna ricercare una causa
esterna per i moti volontari dell'anima: un moto volontario infatti racchiude in sé quella natura per cui esso è in nostro
potere e a noi subordinato, e non senza causa, perché la natura stessa ne è causa.
- Letteratura Latina
- De Fato di Cicerone
- Cicerone