De Fato, Paragrafo 25 - Studentville

De Fato, Paragrafo 25

Rursus autem, ne omnes a physicis

inrideamur si dicamus quicquam fieri sine causa, distinguendum est et ita dicendum, ipsius individui hanc esse naturam, ut

pondere et gravitate moveatur, eamque ipsam esse causam, cur ita feratur. Similiter ad animorum motus voluntarios non est

requirenda externa causa; motus enim voluntarius eam naturam in se ipse continet, ut sit in nostra potestate nobisque pareat,

nec id sine causa; eius rei enim causa ipsa natura est.

Versione tradotta

Inoltre, per non essere derisi da tutti i filosofi naturalisti, se sosteniamo che nulla accade senza causa,

dobbiamo distinguere ed esprimerci nei termini seguenti: ovvero dire che rientra nella natura dell'atomo stesso muoversi per

peso e gravità e che tale è la causa stessa per cui esso così si sposta. In modo analogo, non bisogna ricercare una causa

esterna per i moti volontari dell'anima: un moto volontario infatti racchiude in sé quella natura per cui esso è in nostro

potere e a noi subordinato, e non senza causa, perché la natura stessa ne è causa.

  • Letteratura Latina
  • De Fato di Cicerone
  • Cicerone

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