De Fato, Paragrafo 27 - Studentville

De Fato, Paragrafo 27

An aliter haec enuntiatio vera esse potest, ‘Capiet Numantiam Scipio’, nisi ex aeternitate

causa causam serens hoc erit effectura? An hoc falsum potuisset esse, si esset sescentis saeculis ante dictum? Et si tum non

esset vera haec enuntiatio: ‘Capiet Numantiam Scipio’, ne illa quidem eversa vera est haec enuntiatio: ‘Cepit

Numantiam Scipio.’ Potest igitur quicquam factum esse, quod non verum fuerit futurum esse? Nam ut praeterita ea vera

dicimus, quorum superiore tempore vera fuerit instantia, sic futura, quorum consequenti tempore vera erit instantia, ea vera

dicemus.

Versione tradotta

Forse che l'affermazione: «Scipione

prenderà Numanzia» non può essere vera, se non nel caso in cui una causa, connettendosi a un'altra dall'eternità, verrà a

produrre tale effetto? Oppure avrebbe potuto essere falsa, se fosse stata detta seicento secoli prima? Se allora non fosse vera

la frase: «Scipione prenderà Numanzia», neppure quest'altra sarebbe vera: «Scipione ha preso Numanzia». Può dunque essersi

verificato nel passato un evento, la cui realizzazione nel futuro non sia vera? Come definiamo veri gli eventi del passato, la

cui imminenza sia stata vera in un tempo ad essi precedente, così definiremo veri gli eventi del futuro, la cui imminenza sarà

vera nel tempo a venire.

  • Letteratura Latina
  • De Fato di Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti