Hamilcar Paragrafo 3: versione svolta - StudentVille

Hamilcar, Paragrafo 3

Rebus his ex sententia peractis fidenti animo

atque infesto Romanis quo facilius causam bellandi reperiret effecit ut imperator cum exercitu in Hispaniam mitteretur eoque

secum duxit filium Hannibalem annorum novem. Erat praeterea cum eo adulescens illustris formosus Hasdrubal; quem nonnulli

diligi turpius quam par erat ab Hamilcare loquebantur. Non enim maledici tanto viro deesse poterant. Quo factum est ut a

praefecto morum Hasdrubal cum eo vetaretur esse. Huic ille filiam suam in matrimonium dedit quod moribus eorum non poterat

interdici socero genero. De hoc ideo mentionem fecimus quod Hamilcare occiso ille exercitui praefuit resque magnas gessit et

princeps largitione vetustos pervertit mores Carthaginiensium eiusdemque post mortem Hannibal ab exercitu accepit imperium.

Versione tradotta

Portate a termine queste azioni secondo il suo piano, con animo fiducioso e ostile ai Romani, per trovare più facilmente una

causa di guerra, si fece mandare come comandante in Spagna con l’esercito e là condusse seco il figlioletto Annibale di nove

anni. Era inoltre con lui un giovane nobile, bello, Asdrubale, che alcuni dicevano essere amato da Amilcare più turpemente di

quanto fosse lecito. Ad un uomo tanto potente non potevano mancare i maldicenti. Ne venne di conseguenza che ad Asdrubale fu

vietato dal censore di stare insieme con lui. Quello gli dette in sposa la propria figlia, dato che per le loro consuetudini

non si poteva vietare al genero di stare col suocero. Di lui abbiamo fatto menzione per il fatto che, ucciso Amilcare fu poi

lui a capo dell’esercito e Compì grandi imprese, e per primo con le donazioni stravolse gli antichi costumi dei Cartaginesi e

dopo la sua morte ricevette il comando dalle mani dell’esercito, Annibale.

  • Letteratura Latina
  • Liber de excellentibus gentium (Hamilcar) di Cornelio Nepote
  • Cornelio Nepote

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