Rebus his ex sententia peractis fidenti animo
atque infesto Romanis quo facilius causam bellandi reperiret effecit ut imperator cum exercitu in Hispaniam mitteretur eoque
secum duxit filium Hannibalem annorum novem. Erat praeterea cum eo adulescens illustris formosus Hasdrubal; quem nonnulli
diligi turpius quam par erat ab Hamilcare loquebantur. Non enim maledici tanto viro deesse poterant. Quo factum est ut a
praefecto morum Hasdrubal cum eo vetaretur esse. Huic ille filiam suam in matrimonium dedit quod moribus eorum non poterat
interdici socero genero. De hoc ideo mentionem fecimus quod Hamilcare occiso ille exercitui praefuit resque magnas gessit et
princeps largitione vetustos pervertit mores Carthaginiensium eiusdemque post mortem Hannibal ab exercitu accepit imperium.
Versione tradotta
Portate a termine queste azioni secondo il suo piano, con animo fiducioso e ostile ai Romani, per trovare più facilmente una
causa di guerra, si fece mandare come comandante in Spagna con l’esercito e là condusse seco il figlioletto Annibale di nove
anni. Era inoltre con lui un giovane nobile, bello, Asdrubale, che alcuni dicevano essere amato da Amilcare più turpemente di
quanto fosse lecito. Ad un uomo tanto potente non potevano mancare i maldicenti. Ne venne di conseguenza che ad Asdrubale fu
vietato dal censore di stare insieme con lui. Quello gli dette in sposa la propria figlia, dato che per le loro consuetudini
non si poteva vietare al genero di stare col suocero. Di lui abbiamo fatto menzione per il fatto che, ucciso Amilcare fu poi
lui a capo dell’esercito e Compì grandi imprese, e per primo con le donazioni stravolse gli antichi costumi dei Cartaginesi e
dopo la sua morte ricevette il comando dalle mani dell’esercito, Annibale.
- Letteratura Latina
- Liber de excellentibus gentium (Hamilcar) di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote