Pro Caelio, Paragrafo 3 - Studentville

Pro Caelio, Paragrafo 3

Ac mihi quidem videtur iudices hic introitus defensionis adulescentiae M. Caeli maxime convenire ut ad ea quae accusatores deformandi huius causa detrahendae spoliandaeque dignitatis gratia dixerunt primum respondeam. Obiectus est pater varie quod aut parum splendidus ipse aut parum pie tractatus a filio diceretur. De dignitate M. Caelius notis ac maioribus natu et sine mea oratione et tacitus facile ipse respondet; quibus autem propter senectutem quod iam diu minus in foro nobiscumque versatur non aeque est cognitus ii sic habeant quaecumque in equite Romano dignitas esse possit quae certe potest esse maxima eam semper in M. Caelio habitam esse summam hodieque haberi non solum a suis sed etiam ab omnibus quibus potuerit aliqua de causa esse notus

Versione tradotta

Io penso, o giudici, che sopra ogni altra cosa convenga alla giovane età di Marco Celio che io dia inizio alla mia difesa col rispondere anzitutto a quanto i suoi accusatori dissero per deformarne la fisionomia, per ridurne le buone qualità o annullarle cel tutto. Gli fu, sotto diversa luce, rinfacciato il padre suo: o perché troppo poco generoso, o perché trattato dal figlio con troppo scarso rispetto. Quanto alla sua signorilità, risponde agevolmente da sé Marco Celio padre, senza bisogno di parole mie o sue, di fronte a tanti, e anziani, che ben lo conoscono. Quelli, poi, che poco lo conoscano, a causa della sua età avanzata che gli consente di frequentare con noi il foro solo raramente, sappiano questo: che tutto il decoro che può esserci in un cavaliere romano (e non può che essercene al massimo grado), è sempre stato presente in lui ; e tale non è soltanto il giudizio attuale dei suoi, ma sempre lo fu di chiunque, per qualsiasi ragione, lo abbia avvicinato.

  • Letteratura Latina
  • Pro Caelio di Cicerone
  • Cicerone

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