Ut enim benefici liberalesque sumus, non ut exigamus gratiam
(neque enim beneficium faeneramur sed natura propensi ad liberalitatem sumus), sic amicitiam non spe mercedis adducti sed quod
omnis eius fructus in ipso amore inest, expetendam putamus.
Versione tradotta
Come infatti siamo
benèfici e liberali non per riscuotere gratitudine (ché noi non diamo a prestito con interesse i benefici, ma per natura siamo
propensi alla liberalità), così riteniamo che sia da ricercare l'amicizia non per la speranza di un guadagno che ne venga,
ma perché tutto il suo frutto è proprio lì, nell'amore.
- Letteratura Latina
- De Amicitia di Cicerone
- Cicerone