Pro Caelio Paragrafo 31: versione tradotta - StudentVille

Pro Caelio, Paragrafo 31

Horum duorum criminum video aucto rem video fontem video certum nomen et caput. Auro opus fuit; sumpsit a Clodia sumpsit sine teste habuit quamdiu voluit. Maximum video signum cuiusdam egregiae familiaritatis. Necare eandem voluit; quaesivit venenum sollicitavit quos potuit paravit locum constituit attulit. Magnum rursus odium video cum crudelissimo discidio exstitisse. Res est omnis in hac causa nobis iudices cum Clodia muliere non solum nobili sed etiam nota; de qua ego nihil dicam nisi depellendi criminis causa.

Versione tradotta

Per quei due titoli d’imputazione, invece, io vedo un autore, vedo l’origine, vedo ben definito un nome e una persona. Egli aveva bisogno dell’oro: se lo fece prestare da Clodia, prestare senza testimoni, e se lo tenne quanto tempo volle: prova evidente di una strettissima intimità. Ma poi, la volle uccidere; si procurò il veleno, cercò di accattivarsi quanti poté, lo preparò, fissò il luogo, ve lo portò: prova evidente di un grande odio nato da un crudele contrasto. Tutta la causa, o giudici, è con Clodia, donna non soltanto ragguardevole, ma assai nota. Di lei nulla dirò più di quanto sia necessario per controbattere l’accusa.

  • Letteratura Latina
  • Pro Caelio di Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti