At minus
habeo virium quam vestrum utervis. Ne vos quidem T. Ponti centurionis vires habetis; num idcirco est ille praestantior?
Moderatio modo virium adsit, et tantum quantum potest quisque nitatur, ne ille non magno desiderio tenebitur virium. Olympiae
per stadium ingressus esse Milo dicitur, cum umeris sustineret bovem. Utrum igitur has corporis an Pythagorae tibi malis vires
ingeni dari? Denique isto bono utare, dum adsit, cum absit, ne requiras, nisi forte adulescentes pueritiam, paululum aetate
progressi adulescentiam debent requirere. Cursus est certus aetatis et una via naturae, eaque simplex, suaque cuique parti
aetatis tempestivitas est data, ut et infirmitas puerorum, et ferocitas iuvenum et gravitas iam constantis aetatis et
senectutis maturitas naturale quiddam habeat, quod suo tempore percipi debeat.
Versione tradotta
Ma io ho meno forze di ognuno di voi due - .
Neppure voi avete le forze del centurione Tito Ponzio; forse per questo motivo egli è superiore? Purché vi sia una certa
moderazione delle forze e ognuno faccia affidamento solo su quello che gli è possibile, per non essere preso da grande mancanza
di forze. Si dice che Milone abbia attraversato lo stadio di Olimpia portando un bue sulle spalle. Ebbene preferiresti che ti
vengano date queste forze del corpo o quelle dellingegno di Pitagora? Insomma, usa di questo bene finché cè; quando non cè
più, non lo rimpiangere, a meno che gli adolescenti debbano rimpiangere linfanzia e, un po più avanti negli anni, l
adolescenza. Il corso della vita è stabilito e unica è la via della natura e semplice e a ciascuna parte della vita è stato
assegnato un tempo opportuno, in modo che sia la debolezza dei fanciulli, sia la baldanza dei giovani, sia la serietà delletà
ormai consolidata, sia la maturità della vecchiaia, abbiano un che di naturale che deve essere colto a suo tempo.
- De Senectute
- De Senectute di Cicerone
- Cicerone
- De Senectute