Quid enim spectans deus ipse diceret Marcellum eum, qui ter consul fuit, in mari esse
periturum? Erat hoc quidem verum ex aeternitate, sed causas id efficientis non habebat. Ita ne praeterita quidem ea, quorum
nulla signa tamquam vestigia extarent, Apollini nota esse censebat; quanto minus futura, causis enim efficientibus quamque rem
cognitis posse denique sciri quid futurum esset; ergo nec de Oedipode potuisse Apollinem praedicere nullis in rerum natura
causis praepositis, cur ab eo patrem interfici necesse esset, nec quicquam eius modi. Quocirca, si Stoicis, qui omnia fato
fieri dicunt, consentaneum est huiusmodi oracula ceteraque, quae ad divinationem pertinent, comprobare, eis autem qui, quae
futura sunt ea vera esse ex aeternitate dicunt non idem dicendum est, vide ne non eadem sit illorum causa et Stoicorum; hi enim
urguentur angustius, illorum ratio soluta ac libera est.
Versione tradotta
Infatti su che cosa si fondava il dio quando disse che quel Marcello, che fu console tre volte, sarebbe morto
in mare? Certo questo era vero dall'eternità, ma non aveva cause efficienti. Ugualmente pensava che Apollo non conoscesse
neppure quegli avvenimenti passati dei quali non rimanessero tracce nel presente: tanto meno quelli futuri. Infatti solo
conoscendo le cause efficienti di ciascuna cosa si può prevedere il futuro. Dunque Apollo non avrebbe potuto fare alcuna
predizione a proposito di Edipo, poiché non vi erano le cause antecedenti e naturali per cui era necessario che uccidesse il
padre; né alcuna altra cosa di questo genere. Allora, se gli Stoici, che dicono che tutto accade per opera del fato, devono di
conseguenza accettare gli oracoli di questo tipo e le altre predizioni tratte dalla divinazione, per quanto riguarda invece
quelli che sostengono che le cose che accadranno sono vere dall'eternità, non può dirsi lo stesso, e sta' attento a non
confondere la loro tesi con quella degli Stoici; questi infatti si possono incalzare più da vicino, quelli invece hanno un modo
di ragionare più sciolto e libero.
- De Fato
- De Fato di Cicerone
- Cicerone