In latere Chaucorum Chattorumque Cherusci nimiam ac marcentem diu pacem inlacessiti
nutrierunt: idque iucundius quam tutius fuit, quia inter impotentes et validos falso quiescas: ubi manu agitur, modestia ac
probitas nomina superioris sunt. Ita qui olim boni aequique Cherusci, nunc inertes ac stulti vocantur: Chattis victoribus
fortuna in sapientiam cessit. Tracti ruina Cheruscorum et Fosi, contermina gens. Adversarum rerum ex aequo socii sunt, cum in
secundis minores fuissent.
Versione tradotta
A fianco dei Cauci e dei Catti, i Cherusci, rimasti a lungo senza subire attacchi, hanno
conservato una pace eccessiva e sfibrante: cosa più gradevole che sicura, perché fra popoli prepotenti e forti, la pace è
un'illusione; quando poi ci si scontra, moderazione e probità sono titoli del vincitore. Sicché quelli che un tempo furono
chiamati i buoni e giusti Cherusci, ora sono detti inetti e stolti; quanto ai Catti vincitori, la fortuna passò per saggezza.
La rovina dei Cherusci travolse anche la tribù confinante dei Fosi, oggi appaiati a essi nella sventura, mentre nella
prosperità erano stati inferiori.
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