Pro Caelio, Paragrafo 39 - Studentville

Pro Caelio, Paragrafo 39

Dicet aliquis: “Haec est igitur tua disciplina? sic tu instituis adulescentes? ob hanc causam tibi hunc puerum parens commendavit et tradidit ut in amore atque in voluptatibus adulescentiam suam collocaret et ut hanc tu vitam atque haec studia defenderes?” Ego si quis iudices hoc robore animi atque hac indole virtutis atque continentiae fuit ut respueret omnes voluptates omnemque vitae suae cursum in labore corporis atque in animi contentione conficeret quem non quies non remissio non aequalium studia non ludi non convivia delectarent nihil in vita expetendum putaret nisi quod esset cum laude et cum dignitate coniunctum hunc mea sententia divinis quibusdam bonis instructum atque oruatum puto. Ex hoc genere illos fuisse arbitror Camillos Fabricios Curios omnesque eos qui haec ex minimis tanta fecerunt.

Versione tradotta

Ma qui ci sarà chi mi dice: «Questa è dunque la tua scuola? Così tu educhi la gioventù? Per questo il padre ti ha rimesso e affidato il suo ragazzo, perché dissipi la sua giovinezza negli amori e nei piaceri, e tu ti affanni a difendere una tale vita e queste inclinazioni?» Ecco: se c'è qualcuno che abbia tanta forza d'animo, che sia di un'indole così virtuosa e temperante, da disprezzare ogni voluttà e da logorare tutto il corso della propria vita nella fatica fisica e nell'applicazione intellettuale: qualcuno a cui non sorridano il riposo, lo svago, gli interessi dei coetanei, i giochi, i conviti, e che stimi desiderabile nella vita solo ciò che s'accompagni alla lode e al decoro: io lo giudicherò come formato e ornato di qualità divine. Io credo che fossero di una siffatta tempra i Camilli, i Fabrizi, i Curi, tutti coloro insomma che fecero questa nostra Roma, da così piccola, così grande.

  • Letteratura Latina
  • Pro Caelio di Cicerone
  • Cicerone

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