Hic cum maximo studio compararet exercitum Aegyptumque proficisci pararet subito a rege litterae sunt
ei missae ut Aspim aggrederetur qui Cataoniam tenebat; quae gens iacet supra Ciliciam confinis Cappadociae. Namque Aspis
saltuosam regionem castellisque munitam incolens non solum imperio regis non parebat sed etiam finitimas regiones vexabat et
quae regi portarentur abripiebat. Datames etsi longe aberat ab his regionibus et a maiore re abstrahebatur tamen regis
voluntati morem gerendum putavit. Itaque cum paucis sed viris fortibus navem conscendit existimans quod accidit facilius se
imprudentem parva manu oppressurum quam paratum quamvis magno exercitu. Hac delatus in Ciliciam egressus inde dies noctesque
iter faciens Taurum transiit eoque quo studuerat venit. Quaerit quibus locis sit Aspis; cognoscit haud longe abesse
profectumque eum venatum. Quae dum speculatur adventus eius causa cognoscitur. Pisidas cum eis quos secum habebat ad
resistendum Assis comparat. Id Datames ubi audivit arma sumit suos sequi iubet; ipse equo concitato ad hostem vehitur. Quem
procul Aspis conspiciens ad se ferentem pertimescit atque a conatu resistendi deterritus sese dedidit. Hunc Datames vinctum ad
regem ducendum tradit Mithridati.
Versione tradotta
Mentre Datame preparava con gran cura l'esercito, accingendosi a partire per l'Egitto,
improvvisamente gli fu inviata una lettera dal re in cui era scritto di attaccare Aspi, che dominava la Cataonia; questa
regione si trova sopra la Cilicia, ai confini della Cappadocia. .Infatti Aspi, abitando una regione boscosa e munita di
fortificazioni, non solo non obbediva all'autorità del re, ma tormentava anche le regioni vicine e s'impossessava con la
violenza dei tributi che venivano portati al re. .Datame, sebbene fosse lontano da quelle regioni e distolto da una questione
piu' importante, tuttavia ritenne di dover compiacere il re. Così con pochi, ma forti uomini salì su una nave, pensando che,
cosa che poi accadde, avrebbe sconfitto piu' facilmente un nemico colto di sorpresa con un piccolo esercito che non con un
esercito grande quanto si voglia un nemico pronto a combattere. .Portato dalla nave in Cilicia, quindi sbarcato, spostandosi di
giorno e di notte, attraversò il Tauro e giunse dove aspirava arrivare. Cerca di sapere in quali luoghi sia Aspi; apprende che
non è lontano e che è andato a caccia. Mentre esamina queste informazioni diventa noto il motivo del suo arrivo. Aspi prepara
alla resistenza i Pisidi con quelli che aveva con sè. .Quando Datame sente questo raccoglie le armi e ordina ai suoi di
seguirlo; lui stesso, lanciato il cavallo a tutta briglia, cavalca verso il nemico. Aspi, scorgendolo da lontano venir contro
di lui, è atterrito e, trattenendosi dal tentare la resistenza, si consegna. Datame lo affidò vinto a Mitridate perchè lo
conducesse dal re.
- Letteratura Latina
- Datames di Cornelio Nepote
- Cornelio Nepote