Agricola Paragrafo 40: versione svolta - StudentVille

Agricola, Paragrafo 40

Igitur

triumphalia ornamenta et inlustris statuae honorem et quidquid pro triumpho datur multo verborum honore cumulata decerni in

senatu iubet addique insuper opinionem Syriam provinciam Agricolae destinari vacuam tum morte Atili Rufi consularis et

maioribus reservatam. Credidere plerique libertum ex secretioribus ministeriis missum ad Agricolam codicillos quibus ei Syria

dabatur tulisse cum eo praecepto ut si in Britannia foret traderentur; eumque libertum in ipso freto Oceani obvium Agricolae ne

appellato quidem eo ad Domitianum remeasse sive verum istud sive ex ingenio principis fictum ac compositum est. Tradiderat

interim Agricola successori suo provinciam quietam tutamque. Ac ne notabilis celebritate et frequentia occurrentium introitus

esset vitato amicorum officio noctu in urbem noctu in Palatium ita ut praeceptum erat venit; exceptusque brevi osculo et nullo

sermone turbae servientium inmixtus est. Ceterum uti militare nomen grave inter otiosos aliis virtutibus temperaret

tranquillitatem atque otium penitus hausit cultu modicus sermone facilis uno aut altero amicorum comitatus adeo ut plerique

quibus magnos viros per ambitionem aestimare mos est viso aspectoque Agricola quaererent famam pauci interpretarentur.

Versione tradotta

Quindi in senato Domiziano ordina che siano decretati le insegne trionfali e l’onore della statua illustre e qualunque cosa

sia data per il trionfo, il tutto poi completato con molte parole onorevoli, e che fosse aggiunta la voce che la provincia

della Siria era destinata ad Agricola, vacante allora dalla morte dell’ex console Attilio Rufo, e riservata agli uomini

importanti. La maggior parte credette che un liberto addetto ai servizi più segreti mandato da Agricola avesse portato dei

documenti, con cui gli si dava la Siria, con quest’ordine di consegnarglielo, solo se stesse in Britannia; e che questo

liberto, incontratosi con Agricola in quello stesso stretto dell’Atlantico, senza neppure avergli parlato, ritornasse da

Domiziano, sia che ciò sia vero, sia che sia falso e preparato apposta, basandosi sulla naturale indole del principe; e accolto

da un breve abbraccio e da nessuna parola di compiacimento rimase confuso tra la folla dei cortigiani. Agricola, da parte sua,

per diminuire la gloria militare con altre virtù, gloria pesante tra gli oziosi, si abbandonò alla tranquillità ed alla vita

privata, non era sfrenato nel tenore di vita e era affabile nel parlare, accompagnato ora da uno ora dall’altro dei suoi amici,

a tal punto che molti, per i quali è abitudine stimare grandi gli uomini in base all’aspetto esteriore, cercavano di rendersi

conto della sua notorietà, e dopo aver visto e osservato Agricola, pochi riuscivano a spiegarsi questa fama.

  • Letteratura Latina
  • Agricola di Tacito
  • Tacito

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti