At vero in M. Caelio (dicam enim iam confidentius de studiis eius honestis quoniam audeo quaedam fretus vestra sapientia libere confiteri) nulla luxuries reperietur nulli sumptus nullum aes alienum nulla conviviorum ac lustrorum libido: quod quidem vitium ventris et gurgitis non modo non minuit aetas hominibus sed etiam auget. Amores autem et hae deliciae quae vocantur quae firmiore animo praeditis diutius molestae non solent esse (mature enim et celeriter deflorescunt) numquam hunc occupatum impeditumque tenuerunt.
Versione tradotta
Ma in Marco Celio - e posso ormai parlare abbastanza liberamente delle sue migliori qualità, poiché, sicuro della vostra saggezza, non ho ritegno a fare anche qualche confessione - non c'è nessuna dissolutezza, nessuno sperpero, nessun debito, nessuna smania di orge o di postriboli. Del resto, i vizi del ventre e della gola non diminuiscono col crescere degli anni, ma crescono; gli amori, e quelle altre che sogliono chiamarsi galanterie, le quali finiscono col riuscire stucchevoli agli uomini seri, e tanto presto, a un certo momento, si spogliano d'ogni attrattiva, in quanto non lo hanno mai tenuto sotto il loro giogo.
- Letteratura Latina
- Pro Caelio di Cicerone
- Cicerone