Alios autem dicere aiunt multo etiam inhumanius (quem locum breviter paulo ante perstrinxi) praesidii adiumentique causa, non
benevolentiae neque caritatis, amicitias esse expetendas; itaque, ut quisque minimum firmitatis haberet minimumque virium, ita
amicitias appetere maxime; ex eo fieri ut mulierculae magis amicitiarum praesidia quaerant quam viri et inopes quam opulenti et
calamitosi quam ii qui putentur beati.
Versione tradotta
Altri poi,
si dice, sostengono cosa molto più contraria alla natura dell'uomo (punto che ho toccato brevemente poc'anzi), e cioè che
le amicizie si hanno da cercare per aiuto e difesa, non per benevolenza e affetto. E così, quanto meno di sicurezza di sé,
quanto meno di forze uno abbia, tanto più cerca amicizie; e per questo avviene che le femminette cercano gli appoggi
dell'amicizia più degli uomini, e i bisognosi più dei ricchi, e gli sventurati più di quelli che si ritengono felici.
- Letteratura Latina
- De Amicitia di Cicerone
- Cicerone