Optare hoc quidem
est, non disputare. Nam neque extrinsecus inpulsam atomum loco moveri et declinare dicis, neque in illo inani, per quod feratur
atomus, quicquam fuisse causae, cur ea non e regione ferretur, nec in ipsa atomo mutationis aliquid factum est quam ob rem
naturalem motum sui ponderis non teneret. Ita cum attulisset nullam causam, quae istam declinationem efficeret, tamen aliquid
sibi dicere videtur, cum id dicat, quod omnium mentes aspernentur ac respuant.
Versione tradotta
A tuo dire, né l'atomo si sposta dal proprio asse e devia perché colpito dall'esterno, né
c'è nel vuoto, in cui l'atomo si muove, una qualche causa per cui l'atomo stesso non debba procedere
perpendicolarmente, né nell'atomo stesso è intervenuto mutamento di sorta, per cui non possa mantenere il movimento naturale
dovuto al peso. Così, senza aver addotto alcuna causa capace di produrre tale deviazione, Epicuro presume di aver fornito una
spiegazione di rilievo, quando invece sostiene una tesi che il buon senso di ognuno rifiuta e respinge.
- Letteratura Latina
- De Fato di Cicerone
- Cicerone