Verum si quis est qui etiam meretriciis amoribus interdictum iuventuti putet est ille quidem valde severus (negare non possum) sed abhorret non modo ab huius saeculi licentia verum etiam a maiorum consuetudine atque concessis. Quando enim hoc non factitatum est quando reprehensum quando non permissum quando denique fuit ut quod licet non liceret? Hic ego iam rem definiam mulierem nullam nominabo; tantum in medio relinquam.
Versione tradotta
Se c’è qualcuno che consideri proibito ai giovani perfino l’amoreggiare con una prostituta, egli sarebbe, non posso negarlo, eccessivamente austero; ma si metterebbe in urto, non solo con la licenza dei tempi nostri, ma con quanto usavano e tolleravano anche i nostri avi. Quando mai, infatti, non fu ciò praticato, quando censurato, quando non permesso, quando insomma avvenne che ciò che è lecito, lecito non fosse? Ormai, passo a definire i termini della questione, ma non farò il nome di nessuna donna: lasciamo pure la cosa in sospeso.
- Letteratura Latina
- Pro Caelio di Cicerone
- Cicerone