Agricola, Paragrafo 5 - Studentville

Agricola, Paragrafo 5

Prima castrorum

rudimenta in Britannia Suetonio Paulino, diligenti ac moderato duci, adprobavit, electus quem contubernio aestimaret. nec

Agricola licenter, more iuvenum qui militiam in lasciviam vertunt, neque segniter ad voluptates et commeatus titulum tribunatus

et inscitiam rettulit: sed noscere provinciam, nosci exercitui, discere a peritis, sequi optimos, nihil adpetere in

iactationem, nihil ob formidinem recusare, simulque et anxius et intentus agere. non sane alias exercitatior magisque in

ambiguo Britannia fuit: trucidati veterani, incensae coloniae, intercepti exercitus; tum de salute, mox de victoria certavere.

quae cuncta etsi consiliis ductuque alterius agebantur, ac summa rerum et recuperatae provinciae gloria in ducem cessit, artem

et usum et stimulos addidere iuveni, intravitque animum militaris gloriae cupido, ingrata temporibus quibus sinistra erga

eminentis interpretatio nec minus periculum ex magna fama quam ex mala.

Versione tradotta

Le prime

esperienze del servizio militare le fece in Britannia con l’approvazione di Svetonio Paolino, generale scrupoloso e prudente,

(dal quale fu) scelto perché lo potesse valutare nel suo seguito. Agricola non (si comportò)in modo sregolato, secondo il

costume dei giovani, che trasformano la vita militare in occasione di dissolutezza, ne’ per inerzia sfruttò il titolo di

tribuno e la sua inesperienza per la ricerca di piaceri e congedi: ma studiava la provincia, si faceva conoscere dall’esercito,

imparava da quelli che erano esperti, seguiva i migliori, nulla cercava per vanto, nulla per paura rifiutava e nello stesso

tempo agiva con cautela e con prontezza.
Certamente mai la Britannia fu più agitata e in una situazione più critica:

veterani massacrati, colonie incendiate, eserciti accerchiati, allora si combatteva per la salvezza, ben presto si combatté per

la vittoria.
Tutte queste cose, anche se erano compiute con i piani e sotto la guida di un altro, e se l’ insieme delle

operazioni e la gloria di avere riconquistato la provincia ricadde sul comandante, aggiunsero al giovane (ufficiale) sapere,

esperienza e stimoli, e penetrò nel suo animo il desiderio della gloria militare, sgradita in tempo in cui il giudizio contro

chi emergeva era sfavorevole e una grande fama non comportava minore pericolo che una cattiva fama.

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